Liberazione, Moratti e Podestà sfidano i fischi

In piazza, sfidando i fischi che invece hanno preferito evitare i big di Cgil, Cisl e Uil, che oggi pomeriggio mandano avanti sul palco di piazza Duomo un operaio dell’ex Eutelia. Il sindaco Letizia Moratti e il presidente Guido Podestà invece nonostante le contestazioni ancora fresche subite lo scorso 12 dicembre in piazza Fontana, hanno scelto di esserci, senza se e senza ma. Sfileranno per un tratto del corteo organizzato oggi pomeriggio dall’Anpi per le celebrazioni del 25 aprile, poi saliranno sul palco fianco a fianco, anche se solo Guido Podestà prenderà la parola per un discorso. Le istituzioni raccolgono così l’appello rivolto ieri dal palco della Scala da Giorgio Napolitano a «tutte le forze politiche» e «alla società civile». Il capo dello Stato ha chiesto «un grande sforzo collettivo, una comune assunzione di responsabilità» per «uscire da una spirale di contrapposizioni indiscriminate, che blocca il riconoscimento di temi e impegni di più alto interesse nazionale». Napolitano ha sottolineato «la necessità di sgomberare il campo da polemiche e letture faziose sulla Resistenza». Ha auspicato «un più forte senso dell’identità e dell’unità nazionale» che deve portare a celebrare «in modo unitario anche anniversari come quello della Liberazione» andando «al di là degli steccati e delle quotidiane polemiche che segnano il terreno della politica».


Qualche fischio oggi «ci sarà - anticipa Podestà -. Ci sono persone che fischiano prima che si inizi a parlare, ma il discorso di Napolitano ci rafforza». Formigoni parteciperà la mattina con il sindaco a due cerimonie dell’Anpi.

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