Un cazzotto alla mattina. La giornata rossa e monzese di Giancarlo Fisichella inizia con una sberla per troppo affetto. Il neoferrarista arriva nel circuito in auto con i finestrini drammaticamente abbassati. Incosciente. Il primo dogma del pilota maranelliano è quello di arrivare dentro un carro armato senza oblò o, al più, di atterrare con un elicottero in zona protetta. Ma tantè. La vita da uomo in rosso, italiano, a Monza, è questa: sberle damore di fan estasiati. Fan che vanno subito tranquillizzati: ottavo tempo la mattina (124732) con gomme morbide e davanti anche a Raikkonen, ultimo al pomeriggio (1.25543). Luca Badoer gongolerà parecchio, ma si tratta di un ultimo posto ben diverso dai suoi. Perché è strachiaro che il romano, nel pomeriggio, ha solo pensato a sistemare la vetturetta appena scoperta. «Sì, infatti sono tranquillo, credo che i primi passi siano stati positivi. Nel pomeriggio ho fatto apprendistato, per prendere confidenza con i manettini e con il kers. La Force India è una macchina più semplice di questa».
Vero. E a conferma, ieri, è andata in pista anche una temporanea beffa del destino visto che il miglior tempo della giornata è di Adrian Sutil su Force India. Insomma, lex compagno di Fisico. Non solo: il sostituto di Giancarlo, laltro italiano Liuzzi, ha concluso nel pomeriggio con il 12° tempo. «Certo, ho bisogno di tempo» precisa Fisichella, «ma sto solo pensando a migliorare passo dopo passo. Non ho cercato prestazioni e ho un solo obiettivo: arrivare al Q3 in qualifica.
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