Libero Karim: «Ero ubriaco, una ragazzata»

«È stata una ragazzata, ero ubriaco». Così si è giustificato ieri in aula, davanti al giudice per le direttissime, Antonio Capuano, in arte Karim, il modello 33enne lanciato in tivù da Maria De Filippi, arrestato domenica all’alba in viale Abruzzi per aver picchiato un tassista e cercato di rubargli l’auto. Karim è stato scarcerato, anche se gli è stato imposto l’obbligo di firma. Verrà processato l’11 giugno prossimo con le accuse di tentata rapina e di lesioni. «Ero ubriaco - ha spiegato oggi al giudice - io e i miei amici stavamo ridendo e scherzando e l’autista, indispettito, ha fermato il taxi e ci ha invitati a scendere». A quel punto, Karim avrebbe reagito male, secondo la sua versione, tanto da costringere l’autista a fuggire e abbandonare il taxi. Capuano si sarebbe allora messo alla guida «ma solo per un breve tratto».

Non è la prima volta che Karim ha guai con la giustizia. In passato aveva patteggiato una pena a cinque mesi e dieci giorni per simulazione di reato ed è in corso un processo a suo carico per omicidio colposo in relazione a un incidente stradale.

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