
"Tu chiamalo se vuoi modello Milano", è lo slogan che ha scelto il patron di High Tech, storica insegna del design milanese, con una a storia lunga quasi 40 anni, per raccontare i motivi della chiusura del negozio di piazza XXV aprile. Un pay off che potrebbe andare bene anche per la Libreria dei Ragazzi che lunedì ha dato il triste annuncio della chiusura imminente: rialzo eccessivo dell'affitto dei locali di via Tadino 53. "Questa libreria non è solo un luogo fisico, ma una casa viva di storie, incontri, emozioni e comunità. Da quando è nata nel 1972 grazie a Gianna Vitali e Roberto Denti - ricordano i librai - è diventata un punto di riferimento per generazioni di bambine, bambini, ragazzi, genitori, insegnanti, bibliotecari e lettrici e lettori appassionati. Quella della chiusura è oggi una decisione inevitabile, molto sofferta, dettata da costi ormai insostenibili per mantenere attiva questa sede".
Così per la Fondazione Franco Fossati. Centro studi e documentazione internazionale sul fumetto, meglio conosciuta come Wow Spazio Fumetto, che ha annunciato la fine della propria avventura settimana scorsa. Una dopo l'altra cadono come birilli le insegne storiche e i luoghi di cultura che non ce la fanno più a stare dietro all'impennata dei canoni di una città sempre più glamour e sempre più respingente. Il caro affitti è stato il motivo per il quale ha chiuso anche Princi, storica panetteria e caffetteria di piazza XXV aprile il 1 maggio.
Nel 2022 ha dato l'ultimo saluto ai clienti la storica pizzeria Sibilla, in zona Brera, così la pizzeria Biagio in via Vincenzo Monti, dove nelle serate calde si mangiava sul marciapiede vista rotaie. Sfrattati da un progetto immobiliare americano dopo 45 anni di attività. Anche il Pont de Ferr, tipica osteria milanese con vista Navigli, una stella Michelin nel 2011, ha abbassato la cler dopo 40 anni di onorata cucina.
Nel 2022 ha chiuso la Libreria dello sport di via Carducci, punto di riferimento per gli appassionati dal 1982. Dal 2020 non c'è più nemmeno E.E. Ercolessi, "il tempio del bel scrivere" e delle stilografiche, storica insegna di corso Magenta che ha dovuto salutare anche il "tempio della musica e dell'ascolto", ovvero Buscemi Dischi. Una chiusura dopo 50 anni che è "un lutto per la cultura, per il divertimento, per la musica scriveva su Facebook Massimo Bonelli, già direttore generale di Sony Music . So che tutti amate l'agilità di Spotify, ma questa è la fine della passione, dell'amore, della ricerca". Ha salutato i clienti di viale Zara 132 nella primavera di tre anni fa la drogheria Casa del miele, nata nel 1929 e l'Antica Cartoleria Novecento, le cui vetrine si affacciavano dal 1899 su piazza Risorgimento. Claire abbassate anche per la pasticceria Supino di via Cesare da Sesto, la prima a entrare nella Guida Michelin.
Imprese storiche sono le attività commerciali che hanno alle spalle 40 o 50 anni di attività: il marchio di Bottega storica è un riconoscimento prestigioso e ambito da tutti i commercianti di Milano e della Lombardia. Per avere la targa del Comune è necessario avere 50 anni di attività alle spalle, e presentare domanda, per la Regione Lombardia 40.
Purtroppo il riconoscimento non dà benefici economici di alcun tipo, come esenzioni dalle tasse locali o fiscali ma sicuramente è un marchio di prestigio, tanto che American express ha stilato una guida delle insegne storiche cittadine per quei turisti che volessero assaporare in pieno lo spirito meneghino. Regione Lombardia ha lanciato 4 bandi, dal 2020 a oggi, che danno diritto a un contributo del 50% di spesa ammissibile in conto capitale per innovazione, riqualificazione e restauro del locale, passaggio generazionale.