A gennaio, dopo la corrida natalizia per i regali, ci sveglieremo tutti con un lettore di ebook tra le mani, pronti a dare lultima spallata alla carta. O no? Le aspettative degli editori non stanno diminuendo in occasione delle feste, ma si comincia a sentire un tono di cauta incertezza nella loro voce. Forse le cose non stanno andando con la velocità che si sperava, forse la competizione è entrata nel vivo e si sta facendo «molto violenta», come ci ha detto Marco Ferrario, uno dei fondatori di Bookrepublic. Non bastasse, in tutto questo tiene banco la questione dei prezzi: davvero troppo alti, a detta di molti.
Intanto, da un paio di mesi, le maggiori case editrici italiane sono quasi tutte sbarcate sul mercato. «Sta andando meglio di come si poteva temere - ci dice ironico Stefano Mauri, amministratore delegato di Gems e presidente di Edigita -. Oggi il libro digitale è lo 0,5 del mercato librario. Ogni 200 libri di carta, si vende un ebook. Il mercato europeo si sta rivelando più lento di quello americano, che invece aumenta di scatto ogni volta che esce un nuovo e-reader. Tuttavia la lotta per creare e acquisire quote di mercato è acerrima. Amazon è appena sbarcata in Italia, ma solo con i libri fisici, in una fase beta pubblica: quando inizierà a vendere ebook e Kindle spariglierà certo le carte. E che fa Telecom nel frattempo? Con Biblet già vende ebooks Mondadori, presto si interfaccerà con Edigita, ma è chiaro che molto dipenderà dagli e-reader che offrirà ai suoi numerosissimi utenti. Dal momento che pure lei, così come Ibs, stanno lanciando i propri device».
Non è detto, però, che un gadget tecnologico fascinoso induca il lettore ad acquistare più libri. Questo può farlo, e meglio, una politica dei prezzi adeguata. «Quelli attuali degli ebook - dice Ferrario - sono una bomba a orologeria. Quella degli e reader è una partita che si gioca a livello globale, tantè che alcune soluzioni italiane sono più tattiche che strategiche. Invece la partita degli ebook si gioca a livello locale e con un punto fermo: il prezzo di un ebook non lo stabilisce il costo di produzione, come per i libri di carta, ma la domanda dei lettori. Se questi lo ritengono eccessivo, cresce la voglia di rivolgersi al mercato illegale. Secondo me ci sarà anche, accanto a molte cose positive, un ritorno della pirateria». Ma perché i prezzi degli ebook sono così alti? Tanto per cominciare gli autori, o i loro agenti, hanno iniziato a pretendere royalties del 15 per cento, intravedendo margini più ampi per gli editori. Poi cè lIva. Sugli ebook è al 20 per cento, non al 4 come per i libri fisici. Questo, tra laltro, crea un forte problema tra i vari concorrenti: Amazon è una società lussemburghese e riesce a contenere la pressione fiscale in un modo che per Mondadori e Edigita non è praticabile. «Questo dellIva al 20 per cento - ci dice Riccardo Cavallero, direttore generale libri trade Mondadori - è stata proprio una pessima decisione dellUnione Europea. A ogni modo non ci possiamo lamentare: in due mesi abbiamo venduto oltre 9mila ebook. E consideriamo che la più grande base di lettori digitali in Italia, cioè i possessori di iPad, non si è ancora svegliata. Intanto abbiamo i nostri primi best seller ebook: i libri per ragazzi, Stilton su tutti, trainato anche dallapplication dedicata che per due settimane è stata la più venduta sullApp Store. Poi cè Ken Follett, seguito immediatamente da un titolo completamente inatteso: Nella testa di Steve Jobs, un ebook di Sperling&Kupfer. Chiaro che la dinamica delle scelte nel mercato digitale è completamente diversa da quella della carta. E settimana prossima arriva lebook di Ammaniti».
Gli ebook Mondadori hanno un prezzo medio di 11,5 euro nel caso delle novità e di 8 nel caso di titoli da catalogo. Se li calcoliamo al netto dellIva, non sono eccessivi, anche se devono confrontarsi, per esempio, con i Grandi Libri Garzanti a 2,99 euro. Tutto verrà di nuovo stravolto quando Amazon comincerà ad «aggredire» il settore. Il colosso americano sembra davvero intenzionato a non chiedere permesso. «Il sito italiano - ci dice Greg Greeley, vice presidente Amazon per lEuropa - è sbarcato on line con più categorie di qualsiasi altro sito Amazon al suo lancio iniziale: non sono daccordo con chi dice che abbiamo fatto le cose in fretta per approfittare del Natale. Abbiamo due milioni di libri italiani e stranieri, 450mila cd, 120mila dvd e continuiamo ad aggiungere prodotti ogni giorno, per non parlare di Amazon Prime, il programma di iscrizione annuale che garantisce spedizioni gratis illimitate entro due-tre giorni a 9,99 euro lanno. È vero, manca Kindle: ma è possibile ordinarlo sul sito americano e averlo in pochi giorni, come già fanno tedeschi, francesi, canadesi e giapponesi. Arriveremo a venderlo anche sul sito italiano, ma non posso dire il momento preciso».
Ma con le feste alle porte, cè chi ha deciso di puntare sul marketing: Bookrepublic, per dire, che è sito di distribuzione ma anche store di vendita on line, ha deciso negli ultimi giorni di battere persino una sua moneta. È così fino a mercoledì prossimo, tra gli stand romani della fiera della piccola e media editoria «Più libri più liberi», potrete trovarvi fra le mani banconote da 1, 2 o 3 «bookrep», in grado di procurarvi sconti del corrispettivo valore in euro (e ricordiamo che i piccoli editori pubblicano già il 6 per cento del loro catalogo in ebook). «Abbiamo pure organizzato - spiega Ferrario - un banchetto di vendita di ebook alla libreria di via Marghera a Milano, per la settimana di Natale.
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