Attente, donne: nello sfogliare Le seduzioni dellinverno non lasciatevi irretire dalla trama sentimentale, e badate al sodo. Lultimo racconto della Ravera non è quello che sembra, «un romanzo appassionante ma di genere popolare»: è un cammino iniziatico al termine del quale vi ritroverete esperte del mestiere di abbindolare il più facoltoso dei maschietti.
Cominciate scansando la prosopopea che ogni tanto appare fra le righe: «Un maggio costretto dietro ante di legno» non vi faccia vacillare, tollerate le espressioni pletoriche («vigile attenzione») nonché lerrore di stampa più lungo e buffo della storia della letteratura italiana: «la vide scendere a esercitare con una certa dose di perfezionis Curiol_interno_def.indd mo, lagognata fellatio». Dopo essere passate indenni tra la Scilla di «Una voce era penetrata nelle segrete di quella disperazione ottusa» e la Cariddi di «rinchiusi nelle nostre monadi di metallo grigio o blu» (si tratta di banali automobili, anche se le monadi, secondo Leibniz, non hanno finestre né presumibilmente dei finestrini con alzacristalli elettrici) potrete finalmente accedere al vero charme.
Cercate, troverete tutto: larte di disporre le steariche («Un motivo di garofani rosa intrecciati per il gambo incorniciava ununica candela grigio perla incastonata in un candelabro di cristallo»), di cucinare («vol-au-vent ripieni di un mistero cremoso del colore dei funghi porcini»), di scegliere i vestiti («una tunica scollata di velluto verde scuro»).
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