Ligresti Giù Premafin dopo il no a Groupama. Unicredit in campo

Piazza Affari non accetta il naufragio delle trattative tra Groupama e la famiglia Ligresti per puntellare il gruppo assicurativo: la holding Premafin è caduta del 5,6%, giù Fonsai (-3%) e Milano Assicurazioni (-4,6%). Ieri mattina i Ligresti hanno ufficializzato che non ci sono le condizioni «perché proseguano utilmente i contatti per l’ingresso» di Parigi in Premafin. La famiglia ha aggiunto di avere allo studio «soluzioni alternative». Dopo il «no» di Salvatore Ligresti alla seconda proposta dei francesi, la regia dell’operazione è nelle mani di Unicredit. Il «piano B» potrebbe infatti vedere Piazza Cordusio subentrare a Groupama, convertendo parte del debito in azioni oppure rilevando alcuni asset del gruppo come soluzione ponte. In alternativa Unicredit e il Credit Suisse potrebbero rafforzare il consorzio di garanzia per sostenere gli aumenti di capitale. La priorità è Fonsai, bisognosa di riportare il margine di solvibilità in zona di sicurezza. Intanto il finanziere Vincent Bollorè, che ha rilevato il 5% di Premafin per poi favorire i contatti con Groupama, vuole continuare a investire in Italia.

«Siamo un azionista di lungo termine e stabile in Italia in Mediobanca, Generali e Premafin», ha proseguito confermando l’obiettivo di salire al 6% di Piazzetta Cuccia («è una priorità»). Bollorè ha poi definito di «buon senso» il verdetto con cui Consob aveva imposto l’Opa.

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