Forse per questo week end i viaggiatori saranno graziati, ma dal prossimo fine settimana, dobbiamo aspettarci giorni di caos. Stiamo parlando dellaeroporto di Linate, il secondo scalo milanese per passeggeri dopo Malpensa, che, secondo le denunce dei vigili urbani che vi prestano servizio, sta andando dritto verso la paralisi; non del traffico aereo, anzi - con la nascita e laffermarsi dei voli low-cost limportanza dellaeroporto è andata via via incrementandosi - ma del traffico veicolare.
«Tra autobus, taxi, macchine a noleggio e automobili private, accedere e partire dallaeroporto Forlanini è ormai diventata unimpresa. Il numero delle vetture che circolano nella zona si è praticamente triplicato negli ultimi dieci anni, ma le infrastrutture non si sono sviluppate di pari passo». Così Roberto Miglio, delegato sindacale Rsu dei vigili urbani di Milano, nel descrivere in che condizione versi la viabilità su ruote in prossimità dellaeroporto. «Fino ad oggi siamo stati graziati - ha sottolineato - ma dalle prossime settimane dobbiamo aspettarci problemi gravi. Con il prossimo fine settimana, quando avremo le prime ondate di rientro del controesodo, e soprattutto con quello successivo, quando ai vacanzieri di ritorno si sommerà il ripreso traffico lavorativo, avremo la paralisi della viabilità dentro e fuori lo scalo».
Secondo i ghisa in servizio allaeroporto Forlanini (dodici agenti più un ufficiale su tre turni in ventiquattro ore), il disagio nellarrivare e partire da Linate in auto è iniziato nei primi giorni di maggio di questanno, quando la Sea (la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa) ha chiuso uno dei tre principali parcheggi coperti per permettere linizio dei lavori di costruzione di un nuovo parcheggio multipiano.
«Al posto di un intero parcheggio - ha denunciato Miglio - la Sea ha disposto solo una trentina di parcheggi scoperti in striscia blu, al costo di 3,80 euro allora. Totalmente insufficienti a sopperire i posti tolti. Gli agenti in servizio a Linate si trovano nella condizione di non poter gestire il traffico. Non possono neanche multare chi non rispetta le regole, come il transito nelle corsie preferenziali o la sosta in aree dove questa non è consentita, perché dovrebbero emettere contravvenzioni a ciascun singolo autista. Le pattuglie si trovano così a consigliare gli automobilisti di parcheggiare in città e tornare a Linate con i mezzi pubblici. Cosa che, prevedibilmente, quasi nessuno fa.
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