Marcello Zacché
nostro inviato a Tokio
Viaggio in Giappone per la Borsa Italiana che oggi, a Tokio, presenta agli investitori istituzionali il suo mercato e, in rappresentanza del made in Italy, sette società del listino. Ospite dell'evento, realizzato con il patrocinio dell'ambasciata di Tokio, è la banca d'affari Nomura, sempre più impegnata nel mercato italiano, come ha recentemente dimostrato la partecipazione alla scalata Bnl in partnership con Unipol. Ma Bnl a parte, Nomura non è che il principale terminale del flusso dei capitali nipponici verso l'Italia. Un andamento che, stando a stime del gruppo guidato a Milano dal presidente Yoshihiro Fukuta e da Alessandro Cremona, è in crescita: dei 40 miliardi di dollari impiegati in azioni europee dagli investitori giapponesi (che rappresentano circa un terzo del totale del portafoglio estero, che ammonta a circa 120 miliardi), la quota del listino italiano è passata dal 4-5% del 2003, al 6-7% del 2004. Segnando un progresso a fronte, invece, di una diminuzione di altri mercati continentali quali per esempio la Germania. Non a caso gli investitori che hanno accettato l'invito di Nomura sono quest'anno oltre 70, una decina in più rispetto all'analoga iniziativa dell'anno scorso.
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