Castel Sant'Angelo e la leggenda dell’angelo

Castel Sant'Angelo è tra i monumenti più famosi di Roma: deve il suo nome all'angelo posto alla sua sommità, a cui è legata una particolare leggenda

Castel Sant'Angelo e la leggenda dell’angelo

Castel Sant'Angelo è uno dei monumenti di Roma più famosi e visitati insieme al Colosseo e alla Fontana di Trevi. Si trova sul Lungotevere, tra il quartiere Prati e quello di Borgo, a poca distanza dalla Città del Vaticano e dalla Basilica di San Pietro.

Attualmente è visitabile buona parte della struttura, senza prenotazione (sebbene consigliata nei fine settimana) ma con il pagamento di un biglietto. La prima domenica del mese l'ingresso è gratuito.

Le origini di Castel Sant'Angelo

La sua storia è millenaria e risale all'incirca al 123 d.C., quando la sua costruzione fu ordinata dall'imperatore Adriano. Questi lo scelse come luogo per ospitare le spoglie di tale dinastia e così fu fino ai tempi di Caracalla. Perse tale destinazione d'uso a partire dal 403 d.C. e nel corso dei secoli assunse le caratteristiche attuali divenendo un avamposto fortificato per difendere Roma dalle invasioni barbariche.

Passò nelle mani del papato nel 1367, quando Papa Urbano V lo pretese come condizione affinché il soglio di Pietro tornasse a risiedere nella Capitale. Divenne definitivamente proprietà demaniale dello Stato Italiano nel 1870, come effetto della raggiunta Unità d'Italia.

La leggenda dell'Angelo

Ponte dell'Angelo e Castel Sant'Angelo

Castel Sant'Angelo non ha sempre avuto questo nome. Al contrario, fu soltanto quattro secoli dopo la sua realizzazione che ciò avvenne. In origine si chiamava Mausoleo di Adriano. Tale denominazione rimase in vigore fino al 590 d.C., quando al nome originale iniziò ad affiancarsi quello di "Castellum Sancti Angeli". Per un breve periodo ci si riferì alla struttura come al Carceres Teodorici, in quanto il re d'Italia Teodorico lo utilizzò (tra il 493 e il 526) come prigione. Funzione mantenuta anche durante il papato.

Cosa portò al definitivo cambiamento, reso via via ufficiale negli anni che seguirono il 590? Il nome Castel Sant'Angelo è legato all'epidemia di peste che in quell'anno colpì Roma, lo stesso anno in cui al soglio pontificio si insediò Papa Gregorio Magno.

Leggenda narra che in quei terribili momenti vi fossero un angelo e un diavolo che giravano per la città: l'angelo indicava con la sua spada le porte della case, mentre il diavolo con uno spiedo batteva alla porta; a ogni colpo una persona nella casa moriva.

Per cercare di porre fine alle morti Papa Gregorio Magno mise in atto una processione penitenziale, pregando affinché la città potesse risollevarsi da tale afflizione. Si racconta che lo stesso pontefice vide l'angelo sulla cima del Mausoleo di Adriano, intento a rinfoderare la spada prima di ritornare nel Regno dei Cieli. In memoria di quella salvifica apparizione venne realizzata la statua di un angelo che ripone la sua arma nel fodero.

La Statua di Castel Sant'Angelo

Angelo di Castel Sant'Angelo

La prima statua a forma di angelo costruita per ricordare l'avvenimento era di legno e venne sostituita in seguito all'usura dei materiali. Ne seguì una seconda di marmo, distrutta nel 1379 durante un assedio, e poi da una terza realizzata in marmo con ali di bronzo. Quest'ultima andò in pezzi quando un fulmine colpì il castello e fece esplodere un deposito di polveri da sparo.

Nel 1497 si passò a una statua interamente in bronzo, fusa nel 1527 per realizzare dei cannoni.

Nel corso del secolo fu nuovamente una versione in marmo con ali in bronzo a troneggiare in cima a Castel Sant'Angelo, sostituita con l'attuale figura in bronzo realizzata nel 1753 dallo scultore fiammingo Peter Anton von Verschaffelt. La precedente statua è ora visibile nel Cortile dell'Angelo.

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