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Castello di Duino, la leggenda della Dama Bianca

A poca distanza da Trieste si trovano i resti del vecchio castello di Duino, dove secondo la leggenda abita ancora lo spirito della dama bianca.

Castello di Duino, la leggenda della Dama Bianca

Il vecchio castello di Duino è situato vicino Trieste, in Friuli Venezia Giulia. L'edificio è ormai ridotto in macerie, caduto sotto il peso del tempo e delle intemperie. Alcuni secoli più tardi è stato sostituito dall'attuale maniero, per volontà di Ugone di Duino, che poggia sui resti di un antico avamposto d'epoca romana e ha inglobato con gli anni una torre del XVI secolo. Il nuovo edificio venne portato a termine nei primi decenni del 1400 da Ramberto di Walsee, che lo ricevette in eredità alla morte di Ugone.

Sebbene sia stato abbandonato al suo destino dai vari proprietari che si sono succeduti nei secoli, questo castello non sarebbe però del tutto disabitato. Secondo una leggenda questo maniero del X secolo sarebbe stato l'involontario teatro di un dramma della gelosia. Vittima una sfortunata e bellissima dama.

La leggenda della dama bianca

Castello di Duino nuovo

Come spesso accade in questi casi, storia e leggenda si intrecciano in maniera indissolubile. Agli eventi che hanno coinvolto il castello vecchio di Duino viene accostato anche un racconto che affonda le sue radici in tempi ormai remoti. Alle origini di questa narrazione la curiosa roccia bianca presente poco sotto i ruderi del castello.

Si racconta che quella roccia altro non sia che una sfortunata dama, di nome Esterina da Portole, caduta vittima della gelosia del consorte. Secondo la leggenda era sposata a un castellano violento e crudele, che aveva l'abitudine di insultarla ogni volta che faceva ritorno al castello. Nonostante l'assoluta devozione della donna, l'uomo dava credito alle malelingue che ne insinuavano l'infedeltà.

Neppure l'avvenuta nascita di un figlio seppe placare la gelosia del cavaliere, sempre più convinto della scarsa sincerità della propria sposa. Leggenda vuole che una notte, in cui il castellano era particolarmente ubriaco e irato, la dama venne trascinata all'esterno dal consorte e gettata in mare. Tali sarebbero stati la sorpresa e il terrore della donna che emise un urlo straziante. Il cielo avrebbe raccolto l'inconsapevole richiesta d'aiuto della donna evitandole la morte in mare. La dama venne però trasformata in pietra, forma che conserverebbe ancora oggi.

Poco sotto i ruderi del castello è possibile scorgere proprio la pietra nella quale sarebbe stata tramutata la sfortunata sposa. Una prigionia che verrebbe interrotta unicamente durante le ore notturne, quando il suo spirito si leverebbe di nuovo. Si dice che intorno alla mezzanotte sia possibile vedere la dama bianca riprendere la forma umana e vagare per le antiche stanze del castello alla ricerca della culla di suo figlio, che veglierà poi fino all'arrivo dell'alba.

Il castello di Duino e lo scoglio di Dante

Castello di Duino ruderi

Tra i vari personaggi che avrebbero soggiornato al Castello di Duino, nel corso dei secoli vi sarebbe stato anche Dante. Si racconta che durante il suo esilio abbia scritto qui parti della Divina Commedia. Lo stesso Dante che nella "Commedia" inserì la storia di Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti del castello di Gradara.

Da qui avrebbe preso il nome di "Scoglio di Dante" una piccola formazione rocciosa appena distante dalla costa. A tale leggendario evento è stato dedicato anche un poemetto celebrativo, scritto dalla principessa Teresa Thurn-Hohenlohe intorno alla metà dell'Ottocento.

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