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Firenze, riscoprirla nella storia di Caterina De' Medici

Caterina De' Medici conservò per tutta la vita un legame indissolubile con Firenze: come contribuì a cambiare la storia fiorentina

Firenze, riscoprirla nella storia di Caterina De' Medici

Caterina De' Medici ha vissuto una vita piuttosto travagliata, fin dai suoi primissimi anni di vita. Rimasta ben presto orfana di entrambi i genitori, la giovane erede della famiglia medicea è assunta negli anni alla posizione di regina di Francia, dando a sua volta alla luce a ben tre re (Francesco II, Carlo IX ed Enrico III). Ciò non le impedì di lasciare, in gioventù come in età adulta, una profonda impronta su Firenze e sulla storia fiorentina.

Figlia di Lorenzo De' Medici duca di Urbino e della nobildonna francese Maddalena de La Tour d'Auvergne, contessa di Boulogne, Caterina nacque il 13 aprile 1519. Perse la madre per delle conseguenze legate al parto e appena un mese più tardi morì anche il padre, affetto da sifilide. Per la giovane Caterina Maria Romula di Lorenzo De' Medici iniziò la sua difficile infanzia.

Oggetto di contesa tra il re di Francia Francesco I e il Papa Leone X, la bambina fu portata a Roma e affidata alla nonna paterna Alfonsina Orsini, salvo poi passare nelle mani delle zie Clarissa De' Medici e Maria Salviati. Alla morte di Leone X divenne pontefice Adriano VI, che la espropriò del ducato di Urbino. Soglio vaticano che passò in breve (nel 1523) tempo a Clemente VII, al secolo Giulio De' Medici.

Il ritorno a Firenze e la rivolta contro i Medici

Palazzo Medici Riccardi a Firenze

Quest'ultimo la rivolle a Firenze, facendola alloggiare a Palazzo Medici Riccardi. L'alleanza del pontefice col re di Francia portò però a gravi conseguenze. Il sovrano francese perse nella battaglia di Pavia contro Carlo V d'Asburgo: ciò portò non soltanto al Sacco di Roma (1527), che costrinse Clemente VII a rifugiarsi a Orvieto, ma scatenò una rivolta a Firenze contro la famiglia Medici. Fino all'età di undici anni (1530) Caterina fu tenuta in ostaggio in vari monasteri di clausura fiorentini, prevalentemente in quello di Santa Lucia.

Il matrimonio francese e il fiero amore per Firenze

Matrimonio di Caterina De' Medici

Nel 1533 si consumò il suo matrimonio con Enrico di Valois, che diverrà re di Francia nel 1547. Anche qui la vita di corte non riservò unicamente gioie a Caterina, ma le permise di portare molta della sua Firenze a Parigi. A cominciare dai profumi, un vero e proprio elemento essenziale per una nobile fiorentina dell'epoca. Ancora oggi è possibile visitare l'antica officina profumiero-farmaceutica vicino Santa Maria Novella, che poco prima della partenza di Caterina le dedicò il profumo "Acqua della Regina".

Caterina ospitò in Francia molti esuli fiorentini, fuggiti dal ducato di Cosimo I (ritenuto da lei un usurpatore), oltre a richiamare a corte molti cuochi fiorentini. Si può anche affermare che diversi piatti alla base della cucina francese attuale siano in realtà l'eredità fiorentina di Caterina De' Medici.

Parliamo ad esempio del "fois gras", derivato dai fegatini toscani, oppure della "soupe a l'oignon", piatto simbolo della cucina d'Oltralpe e in realtà originato dalla "Cipollata" toscana. Allo stesso modo è dalle crespelle alla fiorentina che sembra derivino le tanto celebrate "crêpes" francesi.

Un'eredità culinaria che è ancora possibile ritrovare in diversi punti di Firenze, incluso lo stesso Palazzo Medici Riccardi.

Perché no, magari anche assaggiando lo zuccotto fiorentino a lei deficato, il celebre "elmo di Caterina".

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