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Piazza dei Miracoli a Pisa: leggende e curiosità dalle origini ai giorni nostri

La celebre Piazza dei Miracoli a Pisa nasconde misteri e leggende ancora molto sentite: ecco le più note, dal fantasma di Galilei alle impronte del diavolo.

Piazza dei Miracoli a Pisa: leggende e curiosità dalle origini ai giorni nostri

Capolavoro del romanico pisano, Piazza dei Miracoli a Pisa è uno dei monumenti più famosi al mondo e deve la sua fama soprattutto alla torre pendente, il campanile della cattedrale alto 57 metri e caratterizzato da una evidente inclinazione che si può chiaramente percepire anche percorrendo la lunga scalinata interna.

Le leggende e gli aneddoti legati al complesso monumentale non mancano, sebbene non si celi alcun mistero dietro questo celebre campanile, la cui pendenza è dovuta semplicemente al cedimento del terreno sottostante. Disseminati in vari angoli della piazza, in realtà, si possono individuare alcuni dettagli particolarmente misteriosi che hanno animato diverse credenze popolari, molto in voga ancora oggi.

Le impronte del diavolo

Torre di Pisa

Pare che il diavolo abbia lasciato le sue impronte sul marmo della Cattedrale di Santa Maria Assunta, che si staglia al centro di Piazza dei Miracoli. Sul lato Nord, situato di fronte al cimitero monumentale, è possibile notare una fila di piccoli fori disposti in verticale abbastanza evidenti: si dice che il diavolo abbia voluto lasciare i segni dei suoi artigli sulla struttura di cui voleva impedire la costruzione, prima di essere cacciato via dalla forza divina.

Quanti sono i buchi lasciati dalle unghiate del diavolo? Anche il numero di questi segni è avvolto dal mistero, infatti sembra proprio che sia impossibile contarli con precisione: ripercorrendoli più volte, infatti, non si ottiene mai la stessa cifra.

La lucertola di bronzo e il rito dei maturandi

Piazza dei Miracoli a Pisa

Si dice che toccare la lucertola a due code scolpita nel bronzo che arricchisce la porta centrale della Cattedrale di Pisa, davanti al Battistero, rappresenti un portafortuna efficace per gli studenti che si apprestano a sostenere l’esame di maturità.

Una tradizione molto antica e legata proprio alla particolarità di questo piccolo animaletto scolpito, in possesso di due code e simbolo di abbondanza e fortuna. È un rito molto radicato da compiere esattamente “cento giorni” prima dell’esame di Stato, tuttavia attualmente è vietato avvicinarsi e toccare la porta bronzea per ragioni di tutela e conservazione. Ai maturandi non resta che optare per riti scaramantici alternativi, come fare il giro del Battistero o della Cattedrale saltellando su una gamba sola.

Il fantasma di Galileo Galilei

Galileo Galilei

Nel lontano 1583 un giovane Galileo Galilei riuscì a elaborare la sua teoria sull’oscillazione del pendolo proprio all’interno del Duomo di Pisa, mentre osservava una grande lampada sospesa. Dalla cima della torre, invece, lo scienziato pisano portò avanti alcuni esperimenti relativi alla caduta di oggetti con pesi differenti.

Il legame con Piazza dei Miracoli è quindi innegabile, tanto da alimentare un mistero di cui si parla ancora oggi: il suo fantasma si aggirerebbe tra la Cattedrale e il Campanile, richiamando anche l’attenzione dei turisti.

La storia del nome

Un’ultima curiosità sulla spettacolare piazza riguarda l’origine del nome: a chiamare il complesso monumentale Prato dei Miracoli (successivamente diventato Piazza dei Miracoli) è stato Gabriele D’Annunzio nel suo romanzo del 1910 (“Forse che sì forse che no”): a colpire il poeta è stata la bellezza e l’originalità dell’insieme monumentale, tanto da definirlo miracoloso.

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