Cultura e Spettacoli

L'Italia unita attraverso le 101 battaglie più importanti

Nella ricorrenza del secolo e mezzo dall'unificazione nazionale esce un volume che ripercorre e rievoca i conflitti attraverso i quali è stato possibile costruire il nostro Paese e l'identità che lo contraddistingue

La serie dei «101» ideata dalla casa editrice romana Newton Compton si arricchisce di un nuovo titolo con cui si intende celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia che ricorrono a marzo di quest'anno. «101 battaglie che hanno fatto l'Italia unita» (Newton Compton, pp. 376, euro 12,90) si iscrive in una tradizione inaugurata ormai un biennio fa e che ha messo in fila argomenti sportivi, storici, turistici e perfino umoristici. Il volume che rievoca e ricostruisce il cammino verso l'unificazione dello Stivale si snoda attraverso una linea che parte dai primi moti del '48 per giungere fino alla conclusione della prima guerra mondiale. A ripercorrere tappe fin troppo note ma che assumono un valore particolare della nostra storia è Andrea Frediani, medievalista che ha al suo attivo già numerosi titoli stampati a cura della stessa casa editrice romana che mette sul mercato le «101 battaglie che hanno fatto l'Italia unita», un campo un po' estraneo agli interessi dell'autore più attento alle vicende dell'antichità e di Roma antica che si cimenta con successo anche in pagine di storia contemporanea.
Le Cinque giornate di Milano, la spedizione dei Mille, gli scontri di Curtatone e Montanara, la vittoria di Goito, la repubblica romana, le dieci giornate di Brescia, il sogno di Pisacane, l'epopea garibaldina sono solo alcune delle tappe che portano fino alla breccia di Porta Pia per poi proseguire con gli eventi principali e tragici del primo conflitto mondiale, al quale sono dedicati gli ultimi dieci capitoli di questo volume con le battaglie dell'Isonzo, della Bainsizza, fino allo scontro sul Piave e alla ritirata di Caporetto. Molti e celeberrimi i protagonisti che escono da queste pagine ammantati spesso da una patina di eroismo che ne ricorda le gesta grazie alle quali l'Italia di oggi conserva i confini e la fisionomia che conosciamo. L'eroe dei due mondi, i fratelli Bandiera, Luciano Manara, i «trecento giovani e forti», Cavour, Mameli, Pietro Micca sono solo alcuni dei volti che affollano questa epopea risorgimentale di cui celebriamo i fasti. Tuttavia il volume, impaginato a colori, mostra una caratteristica di pregio costituita dalle riproduzioni delle uniformi di battaglia che hanno fatto la loro comparsa sul fronte bellico. Si tratta di ricostruzioni importanti che permettono di comprendere e capire meglio come si presentavano i soldati che combatterono in quelle tragiche ore.

Una piccola perla in più per visualizzare figure che moltissimi testi in materia volutamente trascurano per la difficoltà di ricostruirli, pur conoscendone l'importanza.

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