«La carne è debole, la tua. Ma io son forte. E te ne accorgerai!». Detto fatto, lei, quarantenne dalle curve un po troppo rettificate, ma dotata di bicipiti da boscaiolo, afferra la statuetta di finto-Capodimonte (dono mai gradito della suocera) e la scaglia con forza e precisione contro il marito. Che la prende in piena nuca. «Il posto delle corna, te le meriti tutte!» è la sferzata ingenerosa che accompagna il lancio dellarma impropria. Lui barcolla, sembra flettere, poi riprende energia. E replica. Con uno di quei volumi dellenciclopedia a dispense che non erano mai stati disincastrati dalla libreria. A proposito: la libreria. Quella, tutta intera, viene scaraventata subito dopo da lei a lui: «Colpa tua, fedifrago! Beccati questa, e anche questo!». Le suppellettili vanno in pezzi, poi vengono i libri, infine la scena, anzi la scenata, ma che dico?: la guerra, si sposta in cucina. Volano piatti e insulti, bicchieri e accuse, persino sputacchi. La casa, una villetta unifamiliare in Val di Magra, sembra uscita dal «day after». I vicini avvertono i carabinieri, che arrivano in forze e, per prima cosa, chiedono le generalità dei coniugi mentre ancora lei ha in mano una sedia e lui si difende imbracciando una scopa. Ma lintervento delle divise - o più probabilmente lesaurimento dei proiettili - fa leffetto di riportare la pace. Marito e moglie, esausti, crollano sul divano, unico oggetto darredamento rimasto quasi intatto.
E allora la verità viene a galla: «Lui mi ha tradito - spiega la donna ai militari dellArma - con quella babbiona che abita qua di fronte. Ma lavete vista bene? Cosa avrà quella di diverso da me?». Chissà, forse i bicipiti. E qualche curva un po meno rettificata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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