Lodi, abusi sui minori: sacerdote arrestato

Don Pezzini, 73 anni, parroco a Lodi, è conosciuto per la cura pastorale degli omosessuali Da ieri è in cella a San Vittore. L’accusa: ha avuto rapporti sessuali con un ragazzino a Milano

Lodi, abusi sui minori: 
sacerdote arrestato

Un altro caso di abusi sessuali su minori. Una brutta storia che trascina ancora una volta nel fango il nome della Chiesa e di tutti gli operatori che con convinzione e correttezza svolgono attività spirituali e sociali nell’universo dei giovani e dei giovanissimi. Su disposizione del pm della Procura di Milano Cristina Roveda, infatti, lunedì gli investigatori della squadra mobile hanno arrestato e fatto rinchiudere nel carcere di San Vittore don Domenico Pezzini, 73 anni, già sacerdote diocesano di Lodi, dal 2005 professore ordinario di letteratura e linguistica inglese all'università di Verona e, in precedenza, docente all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il religioso, che è accusato di pedofilia, è stato arrestato per aver avuto a Milano rapporti sessuali con un ragazzino che all'epoca degli abusi aveva 13 anni (ora la presunta vittima ne ha 16). Nel corso di una perquisizione in casa sua, gli agenti avrebbero anche trovato materiale pedopornografico.
Vicino al mondo omosessuale, don Domenico Pezzini è un nome piuttosto noto nel panorama cattolico italiano. Scrittore, insegnante, Pezzini da circa vent'anni si occupa tra le altre cose della cura pastorale degli omosessuali. È stato infatti tra i fondatori dei primi gruppi che hanno portato alla realizzazione del Coordinamento gruppi omosessuali cristiani in Italia, nato nel dicembre 1980 (ma ufficializzatosi solo nel 2003) dal quale il sacerdote diocesano si staccherà per formare un gruppo di ricerca spirituale da cui successivamente, nel 1986, nascerà il movimento dei cristiani omosessuali milanesi «La Fonte», che si riunisce periodicamente sotto la Madonnina per costruire un cammino di spiritualità alla ricerca di un’ integrazione profonda tra condizione omosessuale e fede cristiana.
Il religioso, organizzatore anche d’iniziative nell’ambito del Gay Pride nazionale di Padova del 2002, viene considerato da alcune correnti addirittura una sorta d’«illuminato» per aver contribuito a preparare un atteggiamento, seppur molto prudente, della Chiesa italiana verso il mondo poco conosciuto dell’omosessualità dei cristiani credenti e praticanti. Un apporto, il suo, che più volte l’ha messo in posizioni scomode. Come quando nel ’99 si scagliò, con una lettera aperta proprio in materia di omosessualità, contro l’allora cardinale Joseph Ratzinger, ora papa Benedetto XVI.


Messo dagli inquirenti davanti alle sue responsabilità, don Pezzini avrebbe minimizzato su certi episodi che non riconoscerebbe affatto come vere e propri abusi sessuali, mentre su altri, decisamente incontrovertibili e quindi più gravi, sembra non abbia saputo come giustificarsi. Con ogni probabilità maggiori particolari sul coinvolgimento del religioso in questo caso emergeranno in seguito. In particolare quando si verrà a conoscenza anche dei racconti della giovane vittima.

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