Dalla Lollo a Lucia Bosé, ritratti di bellezza

Dalla Lollo a Lucia Bosé, ritratti di bellezza

«Bravo Luxardo!» è scritto di spalle al futurista Marinetti in una foto del 1935; a fianco «Ricami di luce» del '42, dove la luce si riversa verso di noi dai fori del cappello di paglia di una donna ripresa di spalle. Originalità e bellezza pura che poi ci faranno sentire felici di esser venuti.
«Elio Luxardo, un precursore» è una mostra di 100 foto vintage, ossia stampe riprodotte come gli originali, inaugurata all'Auditorium di Palazzo Rosso il 26 febbraio ad accompagnare la primavera. È curata da Roberto Mutti ed Elisabetta Papone in collaborazione con la Fondazione 3M di Milano, presieduta da Antonio Pinna, grazie alla quale si riescono ad ospitare queste esposizioni. La Mostra è la terza tappa dopo gli allestimenti su «Giovanni Verga scrittore fotografo» e l'ungherese Ghitta Carrel ritrattista della finanza negli anni venti-quaranta.
Nella prima stanza incantevoli alcune foto: «Risate gelate» del '56 con una ragazza che mangiando il gelato ride felice a tutta gola mostrando la dentatura imperfetta, «Primo piacere Ritz» con una bimba piccola che pesca cracker in un barattolo e «A cavallo del panettone» del '53, pubblicità Motta.
Tra i ritratti di cinema incontriamo una Sophia Loren del '58, mai così bella, una Lucia Bosé radiosa che slancia le braccia al cielo e il soprabito le accompagna come ali; più avanti una Lollobrigida come un'angelica Madonna.
Luxardo nato in Brasile da famiglia italiana, venne in Italia nel 1932, rilevando lo studio di Sem Bosch. Portò in foto l'uso delle luci che, aspirando a diventare regista, aveva imparato sul set. Divenne ritrattista noto e nel dopoguerra le prime Miss Italia ricevevano in premio un suo ritratto.
In Mostra Clara Calamai mentre girava Ossessione, Gassman, Brazzi, Girotti, il politico Nenni e i davvero «inquietanti» Alida Valli e Giorgio Albertazzi. Stupendo «Sguardo in fiore» con occhi di donna al disopra di un mazzo fiorito.


La sala centrale è di nudi: molti i maschili, anticipazione dei più sfrontati di Robert Mapplethorpe. Nascono dal suo interesse di scultore e perché, da giovane campione di nuoto, stimava la prestanza atletica. Tra i nudi di donna suggestivi i due intitolati «Corpo e luce».

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