da Milano
Se trionfasse la Lega Nord, vincerebbe di riflesso anche Roma. Buffo, se si considera che fin dalla sua nascita il Carroccio si è fieramente opposto alla capitale dItalia, il simbolo dello Stato accentratore. Eppure, se tutti i contribuenti italiani accogliessero la proposta dello sciopero fiscale ventilata da Umberto Bossi e versassero le imposte nazionali direttamente alla propria regione, a trarne giovamento sarebbero soprattutto la tanto amata Lombardia e il tanto maltrattato Lazio.
A renderlo noto è la Cgia di Mestre, che ha realizzato uno studio simulando unadesione di massa di tutti i contribuenti italiani (autonomi, dipendenti, pensionati e imprese) alliniziativa della Lega. Per lo studio sono stati utilizzati i dati relativi allimposizione fiscale del 2004 e ci si è riferiti esclusivamente alle Regioni a statuto ordinario. Se dunque Irpef, Irap, Iva e Ires fossero incassate direttamente dagli enti regionali, invece che dallErario, la Lombardia aumenterebbe le sue entrate di 69,2 milioni di euro, pari al 30% del gettito fiscale. Un dato che impressiona, soprattutto se confrontato con quello della seconda regione più favorita, cioè il Lazio: qui il guadagno sarebbe di 35,5 milioni, mentre a completare il podio ci sarebbe il Piemonte, che incasserebbe 22 milioni supplementari.
Insomma, sono le tre Regioni prime «per livello di reddito e per presenza di grandi multinazionali» a «tifare» per lo sciopero fiscale evocato dal Carroccio. In classifica, seguirebbero poi Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Campania, mentre sarebbero Basilicata e Molise a trarre i minori benefici.
«La nostra è unipotesi molto teorica - spiega lassociazione di artigiani e piccole imprese di Mestre - Tutti gli italiani dovrebbero seguire alla lettera linvito a non versare più le imposte nazionali allo Stato: una cosa irrealizzabile anche dal punto di vista tecnico, poiché ogni tributo ha un proprio codice e i moduli predisposti non consentirebbero il pagamento del dovuto a un ente diverso da quello impositore». Come a dire: se le tasse sono nazionali, non cè verso di pagarle agli enti locali.
Anche se la proposta della Lega Nord è «sbagliata nel metodo», commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, «le imposte restano troppo elevate e i servizi offerti insufficienti. Pagare le tasse nazionali alle Regioni equivale a evadere. Tuttavia Prodi deve al più presto ridurre la pressione fiscale, altrimenti non servirà lo sciopero per mandare a casa il governo: imploderà da sé».