Lombardo: «Prematuro federarsi decideremo tra un mese e mezzo»
26 Giugno 2005 - 00:00Sulla possibile intesa potrebbe pesare un intervento del premier con lofferta di collegi «sicuri»
da Roma
Oltre agli interventi dei «costituenti», il discorso più atteso è stato quello di Raffaele Lombardo, europarlamentare e presidente della Provincia di Catania nonché ex Udc e leader del «Movimento per lautonomia». Un personaggio di primo piano della vita politica siciliana venuto alla ribalta nazionale per il fondamentale apporto di voti che ha portato alla conferma di Umberto Scapagnini come sindaco di Catania. Per la neonata Dc un accordo con Lombardo sarebbe strategico per rafforzarsi e radicarsi in Sicilia piazzando subito un duro colpo ai cugini dellUdc. Ma leuroparlamentare non ha voluto sbilanciarsi. «Sono qui - ha detto - come amico e ospite e sto rivivendo la mia storia». Poi ha aggiunto: «Sono venuto anche perché ho ricevuto tante insistenze e raccomandazioni a non venire, ma io vengo a testimoniare la mia attenzione».
Il feeling con Rotondi è chiaro. «Con questo partito il mio movimento ha condiviso molte critiche e ha in comune alcuni obiettivi - spiega Lombardo -. Sono qui per ascoltare e tra un mese e mezzo deciderò se federarmi con la Dc». Una riflessione comprensibile. Il leader siciliano ha condotto la propria battaglia politica dentro lUdc fino alla fuoriuscita perché non condivideva il verticismo del partito. Coerentemente con le posizioni del passato vuole sentire la base prima di federarsi. Ma i sentimenti di Lombardo sono gli stessi di Rotondi. E anche i «nemici». In questa situazione politica leuroparlamentare ha lamentato che «una dozzina di persone sceglie un migliaio di candidati al Parlamento» e così si viene a creare un «deficit di democrazia allinterno dei partiti che non possiamo accettare».
In prospettiva, sullipotesi di «federazione» del movimento siciliano con la Dc potrebbe risultare fondamentale lintervento esterno di Silvio Berlusconi. Mettendo sul tavolo una dozzina di collegi di cui la metà «sicuri» si favorirebbe lavvicinamento tra Lombardo e Rotondo. Ci sarebbe allora una Dc più pesante e soprattutto alleata della Cdl.
Ma oltre a Lombardo al battesimo della Dc cerano anche altre tre persone molto interessate. Alessandra Mussolini, in prima fila, ha dichiarato di «condividere la battaglia per il proporzionale» e ha aggiunto: «Sono stata accolta bene, sono tra amici». Poco distante cera anche il vicepresidente della Camera Publio Fiori. Nel pieno delle polemiche di An ha salutato decine di persone. Più a proprio agio a questo congresso o in Alleanza nazionale? «Sentimentalmente - ha risposto - sto meglio qua». Anche Gianni De Michelis si è presentato per assistere allesordio della creatura di Rotondi.
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