Londra - Il Foreign Office britannico critica la Cina per il suo "scarso" rispetto dei diritti umani e per la gestione della crisi in Tibet. Nel suo rapporto annuale sul rispetto dei diritti umani nel mondo, il governo britannico denuncia gli scarsi passi avanti fatti dalla Cina per una risoluzione pacifica della questione tibetana e accusa Pechino di violazioni dei diritti umani e persecuzioni di matrice religiosa.
"Continuano le violazioni dei diritti umani in Tibet - si legge nel rapporto - e noi continuiamo a ritenere che il modo migliore per migliorare la situazione in Tibet sia attraverso il dialogo tra le autorità cinesi e il Dalai Lama e i suoi rappresentanti, senza precondizioni, per arrivare a una soluzione di pace di lungo termine".
Pechino ha sempre respinto ogni proposta di dialogo diretto con il leader tibetano. Nel rapporto vengono denunciate pratiche molto diffuse nel Paese, quali l’esecuzione, la tortura, la detenzione senza regolare processo, l’assenza di una magistratura indipendente e le limitazioni poste ai culti religiosi.
Presentando il rapporto, il ministro degli Esteri David Miliband ha quindi definito "giustificata e appropriata" l’apprensione della comunità internazionale di fronte alla repressione cinese delle manifestazioni tibetane delle settimane scorse. "Deve esserci rispetto reciproco tra tutte le comunità e un dialogo intenso tra il Dalai Lama e le autorità cinesi", ha sottolineato il ministro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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