A Londra il giallo del nemico di Putin

Nel 2006, il caso della misteriosa morte della ex spia russa Aleksandr Litvinenko divenne un caso internazionale. Litvinenko è stato per molti anni un agente dei servizi segreti russi e successivamente un dissidente russo. Nel novembre 2006, l’ex spia, dopo una lunga agonia, è morta per avvelenamento da radiazione da polonio-210, un isotopo radioattivo del polonio. Ancora oggi, la dinamica della sua uccisione resta un mistero. Tracce di polonio sono state individuate in diversi locali nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero in ospedale. Gli inquirenti fecero ricerche in particolare in un sushi bar dove aveva pranzato. Prima di morire, Litvinenko ha accusato pubblicamente l’allora presidente russo Vladimir Putin e lo ha accusato di essere il mandante non soltanto del suo avvelenamento ma anche dell’omicidio della celebre giornalista Anna Politkovskaja.

Secondo fonti russe, i rapporti tra il presidente russo e Litvinenko sarebbero peggiorati negli anni Novanta, dopo un tentativo da parte dell’ex agente di arginare la corruzione interna ai servizi segreti. La sua specializzazione era la lotta al crimine organizzato.

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