I polacchi sono chiamati oggi a votare per il primo turno delle presidenziali, indette in seguito alla catastrofe aerea in cui lo scorso 10 aprile è morto il capo di stato Lech Kaczynski. Elettori divisi più che mai tra due visioni del Paese: quella liberale e filo-europea, e quella conservatrice e nazional-patriottica. Le due nature del Paese (lopposizione di sinistra non arriva al 10 per cento e il suo candidato Grzegorz Napieralski non ha speranze) si traducono nella sfida tra il candidato del partito liberale Piattaforma civica (Po) Bronislaw Komorowski e laltro di Diritto e Giustizia (PiS), Jaroslaw Kaczynski, il fratello gemello del defunto presidente. E se prima della tragedia aerea di Smolensk i giochi sembravano fatti, con la vittoria certa di Komorowski, gli ultimi sondaggi lo danno come favorito al primo turno e vincente al ballottaggio del 4 luglio, ma gli analisti sottolineano come nelle ultime settimane la distanza tra i due sia andata ridimensionandosi.
Un ultimo rilevamento dà Komorowski al 41% delle intenzioni di voto per il primo turno, e Kaczynski al 31%.
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