Luci guaste, il Comune non paga l’Enel

Qualcuno ha spento la luce su Corsico. Intere vie sono al buio, le fermate del bus fanno paura. In tante zone, come sul lungo cavalcavia di via Indipendenza, che sovrasta la ex statale Nuova Vigevanese, è pericoloso persino guidare. La contromossa del Comune? Semplice: smettere di pagare la bolletta ad Enel. Almeno fino a quando i guasti non saranno completamente riparati. «In un primo momento - spiega il sindaco Sergio Graffeo - visto che le ripetute richieste dei nostri uffici sono rimaste inascoltate, ho incaricato il legale del Comune di inviare una lettera per la messa in mora dell'azienda. Non pagheremo le bollette fino a quando non si decideranno a eseguire un intervento radicale». « Una situazione inammissibile - denuncia il sindaco - perché intere zone della città sono al buio ormai da troppo tempo. Le vie con i lampioni non funzionanti rappresentano non solo un elemento di degrado per la città, ma ci preoccupano dal punto di vista della sicurezza. Abbiamo avuto molta pazienza. Numerose nostre richieste, così come quelle di decine di cittadini, sono rimaste inascoltate. Abbiamo concesso un'ultima chance e non attenderemo oltre venti, trenta giorni. Nel frattempo non intendiamo sbloccare i pagamenti delle bollette». I lampioni «latitanti», del resto, sono sparsi per la città. Li incontri spenti in via Indipendenza come nella centralissima zona di piazza Europa. E ancora nelle vie limitrofe al parco Giorgella, in via Pitagora e in via Copernico. Ma solo alcuni esempi. Il sindaco ha già incontrato, nei giorni scorsi, un dirigente di Enel. Ha avuto precise rassicurazioni.

«Ci ha comunicato che entro qualche giorno avrebbe avviato la mappatura del territorio - spiega - per capire quali fossero i problemi dei lampioni, rilevando i livelli di criticità per poi formulare proposte». La gente attende lumi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica