L'ultima sparata della Bruni: ora non sono più di sinistra

In un'intervista a Le Parisien la première dame rivela che a farle cambiare idea sarebbero state le posizioni della gauche francese, che sul caso "Polanski-Mitterrand ha detto le stesse cose di Le Pen". Guarda le foto di Carlà 

L'ultima sparata della Bruni: 
ora non sono più di sinistra

Parigi - Colpo di scena all'Eliseo. La première dame Carla Bruni non è più di sinistra. A farle cambiare idea sarebbero state le posizioni della gauche francese. Lo rivela lei stessa di Francia in un’intervista al quotidiano "Le Parisien", in cui spiega che era di sinistra quando era "bobo", acronimo francese derivato dai termini "bourgeois-bohemien", i ricchi con atteggiamenti trasgressivi. "Facevo parte di una comunità di artisti", spiega Carlà, "eravamo bobo, di sinistra, ma a quell’epoca votavo in Italia. In Francia non ho mai votato per la sinistra e non è adesso che comincerò a farlo. Non mi sento più di sinistra".

Perché ha cambiato idea La moglie del presidente francese spiega che a farle prendere le distanze dalla gauche sono stati "certi fatti, certi commenti, in particolare dopo il caso Polanski-Mitterrand", allusione a Frederic Mitterrand, il ministro della cultura nipote dell’ex presidente francese, che aveva sostenuto il regista Roman Polanski quando era stato arrestato in Svizzera su mandato internazionale delle autorità Usa, che lo accusano di aver stuprato una minorenne negli anni ’70. Il ministro era stato poi al centro di polemiche per aver avuto rapporti sessuali con minorenni ed essersene vantato nel suo libro autobiografico "La mauvaise vie" (La Vita Cattiva). Carla Bruni spiega che sull’argomento ha ascoltato "responsabili socialisti (francesi, ndr) dire le stesse cose del Fronte Nazionale (di Jean-Marie Le Pen, ndr). Una cosa che mi ha provocato uno choc".

"Non farò mai politica" Carlà aggiunge che per lei quello della politica "rimane un mondo difficile. Non sarà mai il mio mestiere e non lo farò mai. Trovo coraggiosi quelli che lo fanno e li ammiro, ma è come la boxe. Non ho né le ossa, né i denti adatti, la politica è a volte violenta".

La cosa che invece fa volentieri è "rappresentare la Francia all’estero" ("Lavorare per la gente di questo Paese: è un onore e ne sono fiera") e dedicarsi alle cause umanitarie come la sensibilizzazione dell’opinione pubblica nella lotta all’Aids.

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