L'ultimo giallo: la dama e il poliziotto

L'affaire della casa di Montecarlo. I due avvistati a Santa Lucia il giorno della costituzione delle off-shore al centro della compravendita

Una coincidenza. Che alimenta il giallo dell’estate. Un poliziotto e una signora in nero che entrano nello studio legale Gordon & co. Siamo a Santa Lucia, Caraibi, ed è il 30 maggio 2008. Curioso, anzi in­trigante dettaglio, lo stesso gior­no, e allo stesso indirizzo, 10 Ma­noel Street, nascono due finanzia­rie che i lettori del Giornale cono­scono bene: la Printemps Ltd e la Timara ltd. Si tratta delle società off-shore attraverso cui è passata la proprietà della casa di Monte­carlo in cui risiede Giancarlo Tul­liani. Ma chi erano i due personaggi arri­vati a Santa Lucia, nella capitale Castries, proprio in quelle ore de­cisive per la storia che ha interro­gato la politica italiana questa estate? Un identikit della coppia arriva dal quotidiano Libero che ha scoperto la strana “gita” avve­nuta nella primavera di due anni fa. Lui e lei partono da Fiumicino, fanno tappa a Londra Gatwick, poi atterrano nella splendida iso­la dopo aver viaggiato in business class. Di lei si ricordano solo pochi dettagli: i capelli raccolti e i grandi occhiali scuri, a celare il volto. Su di lui esiste almeno una certezza. Non da poco. Ai controlli dogana­li, all’aeroporto di Hawanorra, avrebbe esibito un tesserino di ri­conoscimento della polizia italia­na. Che ci faceva un poliziotto, in com­pagnia di una signora, nel paradi­so fiscale dei Caraibi? E come mai i due avevano come obiettivo lo studio guidato da Mickel B.G.Gor­don e da Kim Camille St. Rose, spe­cializzato nella costituzione di so­cietà immobiliari e finanziarie? Eppure alcuni testimonia assicu­rano di averli visti bussare a quel­la porta. Strano. Perché per una singolare coincidenza quello stesso giorno, proprio al 10 di Manoel Street, na­scono la Printemps e la Timara, le due società che hanno gestitol’ap­partamento che An aveva eredita­to dalla defunta contessa Anna Maria Colleoni. Chi c’è dietro quelle società? Un fatto è certo: l’11 luglio 2008 il teso­riere di Alleanza nazionale Fran­cesco Pontone mette la sua firma sotto l’atto di vendita a Printem­ps. E non può essere Pontone l’uo­mo avvistato ai Caraibi: il 29 mag­gio è impegnato nelle votazioni a Palazzo Madama, come docu­mentato dalla sua fir­ma sul registro delle presenze. Idem come sopra per il Presidente Gianfranco Fini che in quelle ore riceve nella cornice di Montecito­rio l’ambasciatore del Vietnam. E allora, chi sono quei due viaggia­tori misteriosi? E sono davvero da collegare al pasticcio di Monte­carlo? Facile ipotizzarlo. E pensare che siano sta­ti proprio loro, il poli­ziotto e la signora in nero, a versare i mille dollari ne­cessari per la costituzione di una società. O forse di tutte e due. Rice­vendo in cambio le azioni al porta­tore. Ipotesi. Suggestioni. Retro­pensieri. Per una storia che è anco­ra una successione di punti inter­rogativi. Chissà che il tour a Santa Lucia della coppia aiuti a decifra­re il rebus. Pochi giorni per rag­giungere quello studio legale. Il 31 maggio la signora e il suo accom­pagnatore sono di ritorno. E il mat­tino del 1 giugno atterrano a Lon­dra. Il resto è noto: l’11 luglio 2008 la Printemps compra da An il quar­tierino per un prezzo stracciato, vi­cino ai 300 mila, euro. Una quota­zione incomprensibile perché il partito aveva ricevuto offerte an­che superiori al milione di euro.

Il successivo 15 ottobre la Printem­ps rivende alla Timara che affitta quei 60-70 metri quadri a Giancar­lo Tulliani, fratello di Elisabetta. Il canone? Pure quello è custodito in cassaforte.
SteZu

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