Giuseppe Marino
Saremo anche stressati, vessati e in preda alla crisi economico-esistenziale, ma comunque restiamo più a lungo aggrappati alla vita. Parecchio più a lungo delle generazioni precedenti e anche degli abitanti di quasi tutti gli altri Paesi del mondo. Nel 2003 abbiamo raggiunto la vita media di 80 anni, nel 2004 abbiamo sfondato questo muro e nel 2005 siamo arrivati a 80,6 anni di aspettativa di vita (per la precisione gli statistici dellIstat parlano di speranza di vita al momento della nascita). In trentanni, dal 1974, abbiamo conquistato ben sette anni di sopravvivenza in più (otto per gli uomini).
Il dato risulta da una media tra quello delle donne e quello degli uomini, ma attenzione: tra gli uni e gli altri (purtroppo per i maschietti) cè una bella differenza. Gli ultimi dati accertati (quelli del 2003, mentre quelli del 2004 e 2005 sono proiezioni dellIstat) ci dicono che le signore mediamente vivono oltre cinque anni in più dei signori: 82,8 anni contro (solo) 77,2.
«Il vantaggio delle donne - spiegano i ricercatori Istat - è dovuto a una loro maggiore protezione nei confronti della mortalità per malattie cronico-degenerative (tumori e malattie cardiovascolari) e per cause accidentali». Ma è anche una questione di stili di vita: «Esistono profonde differenze tra donne e uomini per quanto riguarda ladesione a stili di vita non salutari, come ad esempio il tabagismo e labuso di alcol, ma ne esistono anche perché gli uomini sono portati generalmente ad occuparsi in mestieri relativamente più usuranti». Il «sesso forte» (ma meno longevo) può consolarsi pensando che lentamente, ma inesorabilmente, la differenza tra i generi si va assottigliando. Pari opportunità anche di concludere la propria vita? Sembra di sì: «Il recupero fatto registrare dagli uomini può dunque stare a significare un progressivo avvicinamento tra i due sessi verso stili di vita più protettivi nei confronti della salute».
Per quanto riguarda laspetto geografico della longevità, lItalia si conferma come uno dei Paesi che domina la classifica mondiale. Tra i Paesi dellUnione europea a 25 gli uomini italiani sono battuti solo dagli svedesi (77,9 anni contro 77,2, dato del 2003). Le donne italiane (82,8 anni) invece sono dietro solo a Francia (82,9) e Spagna (83,6). E nel resto del mondo perfino gli Usa sono lontani (80 e 74,4). Quali le cause di un simile allungamento della vita? Ovviamente gli stili di vita. La Coldiretti si è affrettata a metterci il cappello: «È tutto merito della dieta mediterranea». Di certo, lanalisi geografica dei dati sottolinea che i caratteri ambientali (clima e cultura), oltre agli stili di vita, un peso ce lhanno. Nel 2004 ad esempio, anno in cui lItalia ha subito un inverno rigidissimo e unestate torrida, i dati sono stati molto influenzati da un innalzamento della mortalità. Andando a scandagliare allinterno dellItalia poi, innanzitutto si rileva che cè un livellamento rispetto a 30 anni fa, con una maggiore crescita della speranza di vita al Nord.
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