Ginevra - Il produttore Carlo Ponti, marito di Sophia Loren, è morto la scorsa notte all'ospedale di
cantonale di Ginevra. Aveva 94 anni.
La notizia è stata data dalla famiglia. Ponti era stato ricoverato per una complicazione
polmonare. I funerali si terranno in forma strettamente privata. Nato nel 1912 a Magenta (Mi), studiò legge all'Università di Milano. Dal 1941 iniziò a produrre film. In tutto oltre 140 pellicole, tra i quali film di Federico Fellini (La strada, 1954), Vittorio De Sica (Boccaccio '70, 1962), David Lean (Il dottor Zivago, 1965) e Michelangelo Antonioni (Blow-Up, 1966).
In tutto il mondo Ponti era conosciuto come l'artefice del successo artistico della Loren - che
poi era diventata sua moglie - l' ombra affettuosa e assidua della popolare star italiana,
aiutandola fin dall'inizio della carriera nella sua scalata verso Hollywood. Ponti è stato uno dei migliori produttori espressi dal cinema italiano nel dopoguerra. Aveva cominciato subito dopo la laurea in anni molto difficili, fra il 1940 e il 1943, distinguendosi con pellicole di origine letteraria che rivelavano i suoi gusti: film quali “Piccolo mondo antico”, “Sissignora” e “Giacomo l'idealista”, l’avevano subito imposto a livello nazionale.
La Lux, maggiore società di produzione in quegli anni, gli affidò la realizzazione di film di grande qualità come “Gioventù perduta” di Germi, “Senza pietà” e “Il mulino del Po” di Lattuada, “Fuga in Francia” di Soldati. Nel 1950 il connubio con Dino De Laurentiis. Con il collega partenopeo realizzò, fra gli altri, “Anna” di Lattuada, “Anni facili” di Zampa, “La strada” di Fellini, “Europa '51” di Rosselliini, “L' oro di Napoli” di De Sica. L’intesa tra i due si arenò intorno a due supercolossi come “Ulisse” di Camerini e “Guerra e pace” di Vidor, sui quali Ponti non era d'accordo.
Fra il '54 e il '58 cominciò il suo rapporto con Sophia Loren, giovane attrice che aveva conosciuto in un concorso di bellezza. Da questo momento ne accompagnò l' ascesa producendo per lei film di grosso impegno internazionale: “Orchidea nera” di Martin Ritt, “Lady L” di Peter Ustinov, “I sequestrati di Altonà” di Vittorio De Sica, e molti altri. Ma uno dei maggiori successi di Carlo Ponti resta “Il dottor Divago”, coproduzione internazionale con la quale fu portato sullo schermo il celebre romanzo dello scrittore russo dissidente Boris Pasternak. Questa pellicola ottenne 10 nomination e conquistò ben 5 premi Oscar.
Ponti si sposò due volte. La prima volta con Giuliana Fiastri, da cui divorziò (in Francia) nel 1966.
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