Piazza Affari ha chiuso la settimana in deciso ribasso (Mibtel meno 1,14%, S&P Mib meno 1,34%) invertendo la rotta proprio nell'ultima ora di negoziazioni dietro ai listini americani. Le piazze europee hanno terminato con segno negativo (Francoforte meno 1,34, Parigi meno 1,25%, Zurigo meno 1,26%), con leccezione di Londra, che esibisce un modesto più 0,10%. Sempre incerta Wall Street, erratica dopo un esordio robusto: a due ore dalla chiusura, negativi entrambi i listini, con il Nasdaq a meno 0,3% e il Dow Jones a meno 0,82%. A New York la cautela è dettata anche dal lungo ponte festivo: lunedì Borsa chiusa per il Martin Luther King Day.
A Milano si è registrato un forte aumento dei volumi, con oltre 7,1 miliardi di euro scambiati, dopo una lunga fase di «sell-off» che ha lasciato il mercato in una situazione di ipervenduto. Si tratta, notano gli esperti, di un quadro che potrebbe condurre nel breve a una fase reattiva anche forte. Ancora in corsa Telecom Italia (più 2,6%), su cui Ing ha migliorato la raccomandazione a «buy» da «hold». «Buy» del Santander per Luxottica, che ha galoppato nel pomeriggio portandosi a più 4,9%. Giù bancari e assicurativi: calo del 3,7% per Unicredit, del 3,6% per Montepaschi, del 2,7% per Mediolanum, dell1,7% per Mediobanca, dell1,6% Intesa Sanpaolo. Tra le compagnie, FonSai ha ceduto il 3,4%, Generali il 3,2% e Unipol il 3,1%.
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