«The Lydia series» al museo di Storia

Il soggetto è sempre lo stesso, ma non annoia. Quaranta disegni compongono The lydia series, opera del ritrattista Antonio Ciccone, esposta al museo di Storia Contemporanea di via sant’Andrea da domani sino al 22 luglio. Tutti raffigurano la moglie di Robert Forbes, mecenate americano ai vertici del gruppo editoriale Forbes, la cui fondazione, insieme al Comune di Milano, ha organizzato la mostra. Nei ritratti - 39 a carboncino su carta, più un acrilico - la donna sorride in omaggio alla Monna Lisa di Leonardo, balla, appoggia pensosa la testa su un braccio. In tutti appare capace di comunicare qualcosa di nuovo. «Lydia mi ha ispirato con la sua trasparenza e la capacità di trasmettere una poesia e una vitalità universali - spiega l’autore, che all’opera ha dedicato più di dieci anni -. Per questo ho voluto dedicarle una serie,strumento che amo particolarmente perché consente di esprimere tutte le qualità del soggetto». Felice del risultato è anche il committente. «Io avevo chiesto ad Antonio un’unico ritratto di Lydia e sono rimasto stupito che ne abbia tratto tanta ispirazione - racconta il mecenate -. Ma sono contentissimo perché la serie descrive perfettamente mia moglie». Forbes, che ha fortemente voluto la mostra a Milano, si è detto soddisfatto anche della sede scelta per l’allestimento («perfetta»), tanto da decidere di sostenere il restauro dell’unico ambiente del museo che ancora necessita di un intervento di conservazione. «Sono grato a Robert Forbes - ha commentato il direttore del museo, Roberto Guerri - perché grazie al suo contributo completiamo un’opera di recupero iniziata nel lontano 1996». Dell’importanza di rivalutare il museo di Storia contemporanea è convinto anche l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi.

«È poco conosciuto perché manca di un capolavoro di richiamo, ma è il più bello di Milano - ha spiegato all’inaugurazione della mostra -. Ciccone, uno dei pochi artisti oggi ancora capaci di andare controcorrente, dimostrando di saper disegnare bene, è degno di trovare ospitalità in questa sede».

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