"Macché gay e omofobo, sono un maschio latino"

Il deputato del Pdl  Mario Baccini prende con ironia l’agguato subìto sul web: "Mia moglie Diana è preoccupata, ma non ditele delle mie fan..."

"Macché gay e omofobo, sono un maschio latino"

Roma - Onorevole Mario Baccini, ma lei è gay, è omofobo o tutte e due le cose?
«Guardi, le dico solo che da stamattina (ieri mattina, ndr) quando il mio nome è comparso su quella lista, non faccio che ricevere telefonate di donne mie fan preoccupate. Sta addirittura nascendo un’associazione».

Un’associazione?
«Sì, un’associazione spontanea perché l’Unesco mi nomini patrimonio dell’umanità in quanto Maschio latino».

Addirittura...
«Ovviamente il fatto che io abbia una moglie non mi consente di raccogliere testimonianze sulla mia sessualità...».

Ecco, sua moglie che dice?
«Diciamo che Diana è preoccupata anche lei».

Questo dovrebbe fugare ogni dubbio sull’omosessualità. E quanto all’omofobia?
«Io non ce l’ho in nessun modo con i gay. Certo, che ritrovarsi classificato in quella lista... Immagino le persone che non mi conoscono personalmente...».

Un’etichetta che rischia di sporcare la sua immagine di Maschio latino...
«Guardi, mi hanno telefonato tanti amici per prendermi in giro. Tutti a dirmi: ma me lo potevi dire, no?».

E i colleghi politici?
«Pure loro si sono fatti vivi. Mi hanno chiamato per sapere come potevano aderire all’outing list».

Magari qualcuno diceva sul serio... E gli altri politici inseriti in quella lista? Ne ha sentito qualcuno?
«Ho provato a chiamare Paolo Buonaiuti, ma non sono riuscito a sentirlo. Ho lasciato un grosso bacio alla sua segreteria. Ho detto: lui sa perché».

Comunque complimenti: l’ha presa decisamente bene...
«Ma davanti a coglioni che fanno una cosa come questa che devi dire? Puoi solo metterti a ridere».

Ma la faccenda non le ha fatto fare anche qualche considerazione seria?
«Diciamo che questa vicenda la dice lunga su come funziona, anzi non funziona, il controllo dei mezzi di informazione. Detto questo, torno a dire che uno la deve prendere a ridere a prescindere».

Non ne ha parlato con i suoi avvocati? Non pensa che il fatto che quella lista potrebbe restare online chissà quanto tempo potrà un giorno provocarle qualche grattacapo?
«Sinceramente non lo so, finora mi hanno chiamato soltanto gli amici per prendermi in giro. In un secondo momento valuterò le possibili conseguenze di tutto questo. Sarà che la mia vita sessuale normale mi sembra talmente nota a tutti... Semmai gli effetti potrebbero anche essere positivi».

Che intende dire?
«Magari alle prossime elezioni prenderò qualche voto in più dagli omosessuali...».

Lei è un tifoso romanista.

Si ricorda la battuta del suo compagno di fede calcistica Francesco Storace a Scherzi a parte?
«Certo. Disse: meglio gay che laziali. Anche se lui per la verità usò una parola che cominciava per effe. Beh, diciamo che io la penso come lui...».

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