Un macello abusivo per musulmani

Con 20 euro si portavano a casa cinque chili di carne. Ora molti musulmani bengalesi dovranno trovarsi un nuovo macellaio di fiducia. Il Reparto operativo del gruppo sicurezza della polizia municipale di Roma ha infatti scoperto e smantellato una filiera abusiva di carni bovine macellate dirette alla comunità islamica della capitale. A gestirlo un cittadino del Bangladesh che, ignorando leggi e norme igienico-sanitarie, smerciava grandi quantità di carne. Dopo la preghiera, molti musulmani uscivano da una porticina laterale di una piano interrato utilizzato come Moschea con delle buste piene di carne. Un mese di indagini e di analisi di tutti i movimenti ha reso possibile l’individuazione di un vero e proprio centro carni in via Ascoli Piceno al Pigneto. L’altra notte è allora scattato il blitz della municipale. È emerso che numerosi quarti di bue venivano scaricati e introdotti nel locale adibito a luogo di culto. Oltre alla vendita il locale funzionava anche come centro di distribuzione per altre tre moschee della città. Ricostruito anche l’intero percorso dei camion che trasportavano la merce: l’itinerario partiva da Fondi in provincia di Latina per terminare al Pigneto.
La Guardia di Finanza ha rilevato anche evasione fiscale: l’intera attività avveniva con una partita Iva completamente falsa. Il servizio veterinario della Asl Rm C, stabilirà il livello di qualità e lo stato di conservazione della carne sequestrata. Tutta la merce in deperimento e mal conservata verrà distrutta. Il locale è stato posto sotto sequestro.
«Grazie al lavoro svolto con puntualità e professionalità da parte del Gssu della Polizia Municipale, è stato segnato un nuovo successo nelle attività di contrasto al reato di macellazione clandestina e vendita abusiva di carne». Il delegato del Sindaco per le Politiche della sicurezza urbana, Giorgio Ciardi esprime soddisfazione e sottolinea come «l’attenzione dell’amministrazione capitolina è rivolta soprattutto ai consumatori, che invitiamo ad astenersi dall’acquistare e dal consumare prodotti di dubbia provenienza, il cui stato di conservazione può essere precario e risultare pericoloso per la salute».
Anche Luigi Camilloni, presidente dell’Osservatorio sociale giudica positivamente il lavoro della polizia municipale: «Bene il sequestro di carne, un’operazione ben riuscita per la sicurezza alimentare nella nostra città. Purtroppo, ancora una volta, la presenza straniera al Pigneto si rende protagonista di discutibili fatti di cronaca».

Ora, auspica Camilloni, «si assicurino alla giustizia i veri responsabili di questo traffico illecito a danno della salute pubblica. Abusare delle fasce deboli della catena sociale è un fatto che non può essere sottovalutato».

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