La Madonna Lia in dono a Milano

Una Madonna con bambino dai tratti delicati. Alle sue spalle una finestra, aperta, da cui si intravede un paesaggio con le atmosfere e i colori dello sfumato leonardesco. E, soprattutto, a destra della Madonna, due inconfondibili torrioni: quelli del Castello Sforzesco così come furono edificati per volere di Francesco Sforza nel 1450. Il quadro in questione è la Madonna Lia, opera di Francesco Galli, detto il Napoletano (nacque infatti nella città partenopea) e capace allievo di Leonardo. Leonardesca è infatti la postura della donna, leonardesca l'impostazione del dipinto, probabilmente eseguito nel 1495, e leonardesco è il paesaggio. Dal 5 dicembre questo capolavoro farà parte della Pinacoteca del Castello Sforzesco, grazie alla generosità di Amedeo Lia, grande imprenditore navale e cultore d'arte che negli anni ha riunito nel Museo Lia della sua città, La Spezia, una ricca collezione di opere antiche che anche il noto critico Federico Zeri ammirava per raffinatezza e valore. Lia ha deciso di separare il dipinto dal resto della sua collezione per donarlo alla città di Milano: un gesto generoso, in omaggio al paesaggio dipinto dal Napoletano sullo sfondo del quadro, che costituisce l'unica testimonianza pittorica a noi pervenuta dei torrioni del Castello quattrocentesco così com'erano ai tempi di Leonardo.

Fu infatti proprio ispirandosi a questa immagine che Luca Beltrami ricostruì, agli inizi del Novecento, la Torre del Filarete andata distrutta nel 1521. La presentazione dell'opera alla città - una sorta di ritorno a casa - si terrà giovedì 6 dicembre, alle 18.30, nella Cappella Ducale del Castello Sforzesco.

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