Le madri di ex detenuti tossicodipendenti «Li avete liberati. E ora che sarà di noi?»

Ci siamo ritrovate nell’appello disperato che la madre romana ha rivolto su un quotidiano nazionale al ministro Mastella e con noi si ritrovano un numero sterminato di madri che vivono lo stesso dramma. Un tocco e il mostro della droga è ridiventato sovrano gettando nel terrore anche quelle madri che, per bloccare la tossicodipendenza dei propri figli ed evitare il peggio, in un estremo atto di disperazione, non hanno avuto altra possibilità che denunciarli, fare aver loro un processo e una condanna e che non sono nemmeno serviti a «costringerli» ad un percorso di recupero in una comunità terapeutica. E ora? La sola certezza che abbiamo è che tra qualche giorno saranno spalancate le sbarre. Il ministro Mastella non creda di sentirsi appagato concedendosi «sua bontà» all’appello della madre romana, deve assumersi le sue responsabilità. È stata fatta una legge, siano fatti subito degli interventi per evitare che i nostri figli vengano semplicemente gettati nell’arena.

Noi, mamme di figli tossicodipendenti, chiediamo che vengano bloccate uscite impazzate dei nostri detenuti con immediate misure alternative alla carcerazione e un immediato programma di rieducazione.

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