La maggioranza sull’antimafia: «Commissione inutile, non ci andremo»

La commissione antimafia? È inutile. I capigruppo di maggioranza in Comune hanno deciso di affossare e di non partecipare alla prima seduta convocata per martedì in quanto la commissione non potrebbe svolgere i compiti che erano stati prefissati. Il 3 marzo, infatti, il consiglio comunale aveva votato all’unanimità la costituzione di una commissione «speciale d’inchiesta sulla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso in città» che avrebbe dovuto essere composta da 25 consiglieri, di cui 14 della maggioranza e 11 dell’opposizione e da rappresentanti della magistratura e delle forze dell’ordine. Dagli incontri con i rappresentanti delle diverse autorità, la cui presenza era ritenuta «essenziale» alla partecipazione dei consiglieri di maggioranza, è emerso però che forze dell’ordine e magistratura non avrebbero potuto partecipare e riferire informazioni per il rischio di compromettere le indagini. «La commissione - spiega Giulio Gallera, capogruppo di Forza Italia - rischia di essere inutile perché l’aiuto di magistrati e forze dell’ordine si sarebbe limitato a tracciare lo sviluppo della presenza mafiosa a Milano nel passato. Ci rivolgeremo, invece alle commissioni Lavori pubblici e Commercio perché si faccia il punto sulla situazione».


«Non andremo alla seduta di martedì - chiosa Carlo Fidanza, capogruppo di An - per una questione di serietà e responsabilità contro chi vuole usare l’antimafia come clava nella lotta politica».
«Il centro destra boicotta la commissione - replica Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd - perché non vuole che il Comune si impegni nella lotta alla mafia».

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