Magistratura

Il leghista Pinelli eletto vicepresidente del Csm

Fabio Pinelli è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Nulla da fare per Roberto Romboli, sostenuto dal Pd

Il leghista Pinelli è stato eletto vicepresidente del Csm

Dopo due fumate nere è arrivato il via libera: Fabio Pinelli (quota Lega) è stato eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura con 17 voti. Non ce l'ha fatta Roberto Romboli, che godeva del sostegno del Partito democratico, che non è andato oltre i 14. Una sola la scheda bianca. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rivolto gli auguri di buon lavoro "nella certezza della leale collaborazione col governo per migliorare la giustizia in Italia".

"Cerchiamo di essere credibili, trasparenti e mai obliqui, nell'interesse supremo del Paese. Anche a chi non mi ha votato dovrò garantire ascolto perché il comportamento del Csm sia orientato sempre a scelte condivise e meditate, secondo le diverse posizioni di ciascuno. Ringrazio la parte politica che ha ritenuto di poter spendere e investire con una candidatura in Parlamento su una figura non politica e indipendente. Cercherò di portare il mio dovere tenendo alti i valori della Costituzione", ha dichiarato il penalista.

Mattarella: "Agire con obiettività e concretezza"

Sergio Mattarella ha rivolto i propri auguri al vicepresidente appena eletto e ha affermato con convinzione che "saprà affrontare con senso istituzionale e con spirito collaborativo le funzioni rilevanti a cui è chiamato". Il capo dello Stato ha poi rimarcato l'importanza di affrontare "con obiettività e concretezza anche le questioni più complesse che di volta in volta gli saranno sottoposte". Poi ha annotato che i componenti togati e non togati "si distinguono solo per la provenienza".

Tra le altre cose ha voluto ricordare il ruolo del Consiglio, "organo di garanzia che la Costituzione colloca a presidio dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura". Infine, rivolgendosi a Pinelli, ha posto l'attenzione sul fatto che ora "è divenuto il punto di riferimento e di raccordo di tutti i componenti del Consiglio, che devono sentirsi da lei rappresentanti, ascoltati e garantiti nell'esercizio delle loro funzioni".

Le reazioni

Soddisfatto Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia: "Per la prima volta nella storia un laico di centrodestra viene eletto vicepresidente del Csm". Gli ha fatto eco Andrea Ostellari della Lega: "Ho molto apprezzato le sue prime dichiarazioni. Ora c'è bisogno di una nuova stagione e di scelte condivise e trasparenti, nell'interesse del Paese". Per Matteo Renzi del Terzo Polo si tratta di "un'ottima scelta" in quanto lo giudica "serio, autorevole, credibile".

La delibera sull'eleggibilità

La prima votazione è andata a vuoto, dato che nessuno dei consiglieri laici ha raggiunto il quorum dei 17 voti necessari nei primi due scrutini. Pinelli ottiene 14 voti, mentre a Romboli ne vanno 13. Cinque le schede bianche. Niente di fatto anche al secondo giro: Pinelli si ferma a 15, seguito dai 12 per Romboli. Anche in questo caso si contano cinque schede bianche.

In mattinata il plenum del Csm ha approvato la delibera della Commissione Verifica titoli che esclude la presenza di condizioni di ineleggibilità per tutti i consiglieri: i togati e i laici in questione hanno dunque i requisiti per svolgere le loro funzioni.

Il presidente Mattarella in un breve intervento ha dichiarato che "è stata una consiliatura complessa segnata da gravi episodi che l'hanno colpita", dicendosi certo che la magistratura "ha nel suo ambito le risorse per superare le difficoltà e assicurare la legalità".

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