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Bimbi allontanati dalla famiglia nel bosco, Nordio: "Atto doloroso, faremo accertamenti"

Il ministro Carlo Nordio interviene sul caso della coppia inglese che vive in un bosco in provincia di Chieti e a cui sono stati tolti i figli

Bimbi allontanati dalla famiglia nel bosco, Nordio: "Atto doloroso, faremo accertamenti"

"In questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale. Certo, faremo degli accertamenti profondi". Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo a Stresa all'evento 'Fondazione Iniziativa Europa', parla del caso della coppia inglese che vive in un bosco in provincia di Chieti e a cui sono stati tolti i figli.

"Bisogna vedere se" vivere allo stato di natura "compromette o meno l'educazione dei bambini, però penso che i genitori siano i primi a essere consapevoli dei loro doveri", ha detto Nordio prima di annunciare che degli accertamenti verranno fatti: "Strappare - ha spiegato il ministro - un bambino a una famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire". E poi ha aggiunto:"Siamo bombardati da decenni da profeti che dicono che bisogna smetterla con consumismo, con la tecnologia, e bisogna tornare allo stato di natura. Qualcuno probabilmente lo fa e bisogna vedere se questo comprometta l'educazione dei bambini. Penso che i genitori siano i primi e essere consapevoli dei loro doveri".

Nordio, poi, è tornato a parlare anche della polemica che lo ha investito ieri sulla violenza contro le donne: "Come al solito molto rumore per nulla. Ho detto quello che pensano tutti e che dico da sempre, cioè che la violenza maschile nei confronti della donna va affrontata essenzialmente in termini culturali". Secondo il ministro "è una miseria argomentativa quella di volermi attribuire a tutti i costi cose che non ho mai detto, anche se mi riconosco la dote, tra le pochissime che ho, di essere chiaro, qualche volta anche troppo".

Nordio non ha messo in dubbio che il tema della violenza maschile vada affrontato con metodi repressivi, ma vi è anche un aspetto culturale: "L'uomo da millenni è abituato a dominare e vorrei aggiungere che fino a cinquant'anni fa nel nostro codice abbiamo avuto niente meno del delitto d'onore, cioè un crimine che consisteva nell'impunità del marito che uccideva la moglie nel momento in cui ne scopriva l'illegittima relazione carnale". Il maschilismo, quindi, secondo Nordio può esser "combattuto solo in termini culturali".

Il guardasigilli ha, infine, parlato del referendum sulla giustizia indicando la prima metà di marzo come possibile data per il referendum e ha ammonito sul pericolo che la consultazione diventi un quesito sul governo Meloni "come è accaduto con il precedente referendum di Renzi, altrimenti viene snaturato il referendum e viene anche snaturata la politica" o che "venga trasformato in una sorta di violenta contrapposizione politica tra magistratura e politica stessa e il rischio maggiore è che la magistratura si aggreghi a una parte politica per battersi contro il governo". Secondo il ministro "sarebbe pericoloso per la magistratura perché perderebbe l'aura di imparzialità e indipendenza che deve avere. Se fosse sconfitta al referendum - ha specificato - subirebbe una sconfitta politica, e le sconfitte politiche non sono mai indolori. Il mio appello è che la magistratura faccia una dibattito acceso e forte ma mantenuto in termini tecnico giuridici". Nordio ha, infine, garantito che la responsabilità civile dei magistrati "non è assolutamente prevista in questo momento e presumo neanche nel futuro".

E ancora: "La responsabilità del magistrato avrà invece una forte rivalutazione con la creazione dell'alta corte disciplinare, l'unica vera responsabilità dovrebbe essere quella disciplinare: quando un magistrato sbaglia, dev'essere in un certo senso richiamato all'ordine e, se poi commette errori gravissimi o addirittura dolosi, è inutile colpirlo nel portafoglio, deve semplicemente essere rimosso".

Secondo Nordio, "fino ad adesso la giustizia disciplinare del Csm è stata una giustizia domestica, dominata dalla baratteria correntizia all'interno del Csm, quindi la creazione dell'alta corte di giustizia sorteggiata e indipendente dal gioco delle correnti renderà più responsabile il magistrato".

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