La solitudine di un politico

Conoscendolo, Giovanni Toti ci deve aver pensato molto prima di accettare un compromesso che sì mette una pietra tombale sulla vicenda, ma che lo costringe a rinunciare a una completa accettazione delle sue ragioni

La solitudine di un politico
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Lo ammette anche la Procura di Genova: Giovanni Toti non ha mai intascato personalmente un solo euro dalla sua attività politica né ha mai firmato atti illegittimi. Delle tante accuse formulate contro di lui corruzione, voto di scambio, finanziamento illecito, traffico di influenze, corruzione elettorale e falso i magistrati propongono all'ex governatore di chiudere la partita con un modesto patteggiamento sull'ipotesi di «corruzione impropria», specie di reato che riguarda atti legittimi nella forma ma secondo l'accusa dubbi nella sostanza. Morale: dopo quattro anni di intercettazioni audio e video, pedinamenti, dopo aver tenuto agli arresti Toti per quattro mesi, la questione si chiude con l'accettazione di una condanna a due anni commutata in sessanta giorni di lavori socialmente utili.

Conoscendolo, Giovanni Toti ci deve aver pensato molto prima di accettare un compromesso che sì mette una pietra tombale sulla vicenda, ma che lo costringe a rinunciare a una completa accettazione delle sue ragioni. E conoscendo i magistrati, tanto devono aver pensato prima di arrivare ad ammettere che la loro costosa montagna di lavoro aveva, nelle migliori delle ipotesi, partorito un topolino che non sarebbe uscito vivo dalla sede processuale. Chiuderla qui, per entrambi, è quindi sembrata la soluzione migliore e così è stato.

Resta il fatto che questa inchiesta dopo aver calpestato diritti politici (le libertà di scelte di un governatore eletto), diritti umani (spiare una persona giorno e notte per quattro anni non è da paese civile), aver bruciato inutilmente centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, azzerato il risultato di una elezione e richiamato i liguri alle urne forse nella speranza di un ribaltamento del risultato, dopo, e oltre tutto questo, ha messo nelle condizioni

l'ex governatore di dover accettare due compromessi: torni libero se ti dimetti; eviti un processo che si preannuncia lungo e per te economicamente assai oneroso se patteggi su almeno uno dei tanti capi di

imputazione.

E dire che la chiamano giustizia, e dire che non Toti ma il mondo politico in generale si è di fatto girato dall'altra parte lasciando il governatore da solo a fare scelte che, ovviamente, a quel punto non potevano

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