Alla riapertura delle scuole, lassessore comunale alle Politiche Sociali Tiziana Maiolo ha scritto una lettera aperta alle mamme islamiche per invitarle a concedere più libertà alle loro figlie, in modo che crescano senza sentirsi diverse. «Gentili Signore, Milano vi ha accolte con le vostre famiglie in una società dove, più che in altre città italiane, le donne e le ragazze sono libere, emancipate, brave a scuola e autonome - scrive lassessore -. Anche le vostre figlie hanno diritto a una crescita equilibrata e a un futuro che, senza che nessuno pretenda di recidere le loro radici culturali e religiose, le inserisca a pieno titolo nella città in cui abitano». In questi giorni, ha proseguito, si vedono sui giornali le foto delle vostre figlie, anche quelle più piccole, coperte dalla testa ai piedi, quasi come se il loro corpo, spesso corpo di bambine, fosse qualcosa di impuro, da nascondere. Sembrano delle suore, ma non sono suore, perché queste fanno in età adulta una libera scelta di umiltà che passa anche attraverso la mortificazione del corpo. Le vostre figlie subiscono imposizioni, anche se mascherate da libera scelta».
Vi prego, conclude, «care sorelle islamiche, lasciate libere le vostre figlie. Libere di andare a scuola come le altre, di studiare, di divertirsi e anche, perché no, di indossare la minigonna o i pantaloni a vita bassa. La serietà non si misura dalla lunghezza della gonna, credetemi.
Maiolo: mettete la minigonna alle vostre figlie
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