Maiolo: «Sbaglia chi dice che ci sono altre priorità»

«Sbaglia chi dice che ci sono altre priorità: l’affettività e la sessualità non hanno età e non vanno viste solo dal punto di vista del divertimento. È più superflua una messa in piega gratis, che comunque continueremo ad offrire». L’assessore ai Servizi sociali non fa un passo indietro sulla proposta per il viagra scontato agli anziani milanesi. «Non ho mai pensato di mettermi a distribuire confezioni di Viagra - spiega -, ho solo preso in considerazione la richiesta di alcuni anziani che già lo usano, e mi hanno fatto notare quanto costa». I nonni che vivono in città, ribadisce, «sono già accuditi e hanno servizi di tutti i tipi. Se non ci fosse, ad esempio, il telesoccorso gratis per tutti capirei le critiche. Piacerebbe ad altre città avere il welfare di Milano: se gli anziani milanesi chiedono il Viagra, vuol dire che molti altri problemi li hanno risolti. È ovvio che non ho mai pensato che possa sostituire un pasto caldo».
Sommersa dalle polemiche, l'assessore la prende ridendo: «Non mi arrabbio, credo ci sia un fraintendimento». La Maiolo riferisce di aver «cercato di telefonare anche al ministro Storace, per chiarirgli meglio cosa intendevo dire, ma ancora non ci sono riuscita. Appena posso però voglio parlargli: ci mancherebbe che io mi metta a regalare il Viagra, lo so benissimo che si può prendere solo su indicazione del medico, che è un farmaco che potrebbe avere delle complicazioni, fare male al cuore».
Tutto è cominciato, riepiloga, «perché alcuni anziani che ho incontrato frequentando i loro centri mi hanno mostrato la ricetta medica per il Viagra, facendomi notare quanto costa. E non hanno torto, visto che con la pensione che hanno è difficile permetterselo». Questi anziani, racconta, «mi hanno chiesto se era possibile fare qualcosa, e io ho risposto che avrei fatto il possibile, ma ovviamente rispettando tutte le precauzioni del caso, a cominciare dalla ricetta medica».

Conferma: «Mi interesserò alla questione, cercherò di arrivare a far sì che non debbano spendere così tanto, prendendo contatti con le ditte produttrici e anche vedendo se è possibile trovare dei soldi in più nel bilancio preventivo 2006».

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