«Intervenire per richiamare tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio al rispetto della normativa nazionale e regionale che regola il funzionamento del Centro unico di prenotazioni regionale (Recup) e ridurre così le liste di attesa». È quanto chiede Enrico Fontana, capogruppo di Sinistra e libertà alla Regione Lazio, con uninterrogazione urgente al Presidente della Giunta Marrazzo (che ricopre anche lincarico di commissario straordinario per il piano di rientro del deficit) e allassessore alla sanità Montino.
«Quanto denunciato dallassociazione Cittadinanzattiva e dal Tribunale dei diritti del malato relativa allimpossibilità dei cittadini di utilizzare appieno il Recup per prenotare esami specialistici - continua Fontana - richiede una verifica immediata da parte della Regione. Il blocco delle liste di prenotazione non è ammissibile, anche perché in palese violazione di quanto previsto dalla legge 266 del 2005, allarticolo 1. Ma non solo. Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato confermano, con la loro inchiesta, lesistenza di un malcostume non più tollerabile. Esistono, infatti, ancora oggi strutture sanitarie che non mettono a disposizione del Recup le proprie agende per permettere ai cittadini la prenotazione di esami diagnostici o visite specialistiche. Tutto ciò determina tempi di attesa che, in strutture di rilievo nazionale dal San Filippo Neri al SantEugenio, oscillano tra i sei mesi e lanno».
«La giunta di centrosinistra ha fatto in questi anni un lavoro eccezionale sul fronte della sanità - conclude Fontana - e per questo sono sicuro che il Presidente Marrazzo e lassessore Montino sapranno far tesoro delle criticità denunciate da Cittadinanzattiva per risolvere in maniera efficace una vicenda, quella delle liste di attesa, non più sostenibile».
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