Il male di stagione può fare danni seri Ma evitarlo si può ARRIVA L'INFLUENZA

di Luigi Cucchi

L'influenza costituisce un importante problema di sanità pubblica in tutti i Paesi d'Europa, per l'elevato numero di persone colpite. Si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale. I sintomi più comuni sono febbre, mal di gola, tosse, dolori articolari e muscolari, cefalea e malessere diffuso. La guarigione si ha solitamente entro una settimana dall'esordio. Le complicanze e i casi più gravi si registrano nei soggetti con più di 65 anni e in determinate categorie a rischio: diabetici, soggetti con patologie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie, oltre bambini molto piccoli e donne incinta.
Questa patologia non va sottovalutata, presenta infatti una elevata morbilità e mortalità: il Centro europeo per il controllo delle malattie stima che ogni anno muoiono prematuramente in Europa oltre 40mila persone a causa delle influenze, il 90% delle vittime sono compresi nella fascia d'età superiore ai 65 anni. L'influenza determina elevati costi a carico della comunità, sia in termini di spesa sanitaria sia di costi sociali, per le assenze dal lavoro. Inoltre, il frequente ricorso all'ospedalizzazione comporta serie ripercussioni sulla ricettività dei reparti ospedalieri.
Anche per la stagione invernale 2012-2013 il ministero della Salute ha indicato le nuove linee guida per l'influenza in arrivo. La trasmissione del virus avviene principalmente per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, oppure attraverso il contatto con mani contaminate dai germi. Per questo motivo, il ministero ha raccomandato di proteggersi dalla contaminazione: lavaggio frequente delle mani; cura dell'igiene respiratoria, coprendo la bocca e il naso quando si starnutisce o tossisce; utilizzo di mascherine in ambienti sanitari da parte di persone affette da influenza; isolamento volontario in casa delle persone affette dal virus. Il vaccino influenzale è indicato per tutti coloro che desiderano evitare di essere contagiati, a patto che non presentino specifiche controindicazioni. Esistono, tuttavia, una serie di categorie per le quali la vaccinazione è fortemente raccomandata: soggetti di età pari o superiore ai 65 anni; bambini di età superiore ai 6 mesi: adulti fino ai 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza; soggetti ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari a contatto con soggetti ad alto rischio; addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Nei primi sei mesi di quest'anno sette Paesi (Arabia saudita, Emirati arabi uniti, Giordania, Qatar, Germania, Regno Unito e Francia) hanno segnalato all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), 40 casi confermati di infezione umana da nuovo Coronavirus (nCoV), con 20 decessi.


Inoltre, le autorità sanitarie della Cina hanno segnalato 132 casi confermati di infezione umana da virus influenzale A(H7N9), con 33 decessi. I virus dell'influenza tendono a presentare ogni anno variazioni. Una complicazione in più.

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