«Il piano di Air France è ancora ignoto. Sia Alitalia sia il governo si sono guardati bene dall’ufficializzarlo». L’episodio, definito «grave», viene messo in luce dall’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo: «Le nostre informazioni derivano unicamente da indiscrezioni e dalle dichiarazioni rese dai vertici di Alitalia dopo il consiglio dei ministri dello scorso 21 dicembre».
Dal misterioso piano francese emergono comunque tre elementi fondamentali: la maggior parte dei voli continentali in partenza da Malpensa è stata riposizionata sullo scalo di Fiumicino, la rete di collegamenti fra le altre città italiane e l’aeroporto di Varese è destinata a sparire, la flotta della compagnia di bandiera resterà obsoleta e costosa almeno per i prossimi tre anni. Con il risultato che la promessa - messa nero su bianco nel piano - di «garantire un adeguato livello di servizio in tutto il Paese» rischia di non essere mantenuta.
«Il piano di Air France - spiega Cattaneo - è in linea con il piano di transizione e sopravvivenza proposto da Prato e approvato dal consiglio di amministrazione di Alitalia nei mesi scorsi». Il primo risultato concreto, destinato a cambiare le abitudini di milioni di viaggiatori, è che la quasi totalità dei voli intercontinentali diretti è già stata riposizionata su Fiumicino. «Basta cercare di acquistare un biglietto sul sito di Alitalia per rendersene conto - conferma l’assessore -. La prudenza che fino a ieri aveva frenato alcune scelte è stata messa da parte. Alitalia conferma la sua volontà con il piano di voli estivi in vigore a partire dal prossimo primo aprile». Tradotto: chi, nella primavera del 2008, abbia intenzione di partire per Chicago dovrà andare a Roma, perdendo di conseguenza moltissimo tempo. Inoltre, l’interruzione dei voli intercontinentali determinerà anche quella dei collegamenti a breve raggio fra Malpensa e le altre città italiane. «Voli come Bari-Malpensa, Napoli-Malpensa e Catania-Malpensa sono destinati a scomparire - prosegue Cattaneo -, perché sono funzionali ai collegamenti intercontinentali. Il problema è che servono anche utenti che hanno bisogno di raggiungere Milano e non saranno sostituiti con collegamenti alternativi da Linate».
Ulteriore elemento di perplessità riguarda la flotta, «una delle più vecchie e costose d’Europa», accusa Cattaneo. «Nel piano di AirOne era previsto già dal 2008 un ricambio di aerei dell’ordine di 25 mezzi all’anno - afferma l’assessore -, al contrario Air France comincerà a investire solo a partire dal 2011. Mentre gli Md80, i più inquinanti e rumorosi, saranno sostituiti nel 2017». Con il piano di Air France, dunque, Malpensa rischia di diventare una succursale di Parigi, anche perché, continua Cattaneo, «la politica della compagnia francese è di avere un solo hub, e questo hub è Parigi.
Malpensa, da aprile addio all’hub: "Saremo la succursale di Parigi"
Cattaneo, assessore regionale ai Trasporti: "Il piano francese è ignoto, né Alitalia né il governo l’hanno ufficializzato. Ma la promessa di garantire il servizio in tutto il Paese rischia di non essere mantenuta"
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.