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Malpensa, arrivano i primi feriti da Haiti Formigoni: «I nostri medici vi cureranno»

Annabelle ha dieci mesi ed è rimasta orfana dopo il terremoto di Haiti. La bimba è sbarcata ieri a Malpensa assieme ad altri due bambini e quattro adulti. I feriti sono arrivati a bordo di un volo Livingston proveniente da Santo Domingo assieme ai medici, agli infermieri e ai tecnici della missione umanitaria della Regione Lombardia che in queste settimane hanno prestato soccorso ai terremotati. Sull’Airbus 330 c’erano oltre un centinaio di passeggeri, saliti a bordo a La Romana dopo che il velivolo aveva caricato gli altri allo scalo di Port-au-Prince. I feriti sono stati sbarcati con un montacarichi: alcuni hanno viaggiato da Haiti immobilizzati sulle barelle, date le loro precarie condizioni di salute. A tutti, al loro sbarco sul suolo italiano, è stata impartita una benedizione da parte del cappellano dell’aeroporto di Malpensa. Poi sono stati trasportati tutti negli ospedali lombardi, già preallertati e pronti ad accoglierli: al Niguarda, ai Riuniti di Bergamo e al San Gerardo di Monza. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha aspettato gli ospiti di Haiti in aeroporto ed è salito a bordo dell’aereo per porgere parole di conforto e di incoraggiamento assicurando la massima attenzione da parte dei medici lombardi.
«È un’operazione coordinata tra Regione Lombardia, ministero Affari esteri, Croce rossa italiana e Ong - ha commentato Formigoni - per offrire un aiuto concreto a chi non può ricevere cure adeguate in territorio haitiano. I nostri ospedali hanno assicurato la disponibilità ad accogliere 300 malati e ad offrire loro cure sanitarie di altissimo livello».


Insieme al presidente era presente il direttore generale con delega alle Americhe del ministero degli Affari esteri, Giovanna Battista Verderami, intervenuta a nome del ministro Franco Frattini. Dopo lo sbarco dei passeggeri sono stati caricati sulle ambulanze della Croce rossa.

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