«Malpensa e Fiera, bisogna riaprire le vecchie ferrovie»

Malpensa e la fiera di Rho-Pero: due centri nevralgici afflitti da problemi opposti: l’aeroporto difficile da raggiungere per la carenza di collegamenti; la nuova fiera regolarmente intasata dal traffico automobilistico. Per le associazioni di pendolari e consumatori potrebbe esserci un’unica soluzione: il recupero delle reti ferroviarie dismesse, che s’irradiano in tutta la Regione, fin dentro il centro di Milano.
Al polo fieristico, per esempio, potrebbe giovare il ripristino di un vecchio raccordo ferroviario che collegava Garbagnate allo stabilimento Alfa Romeo di Arese: potrebbe essere prolungato fino a Rho, e servirebbe i visitatori provenienti da Saronno, Como o Varese con le Ferrovie Nord. E Malpensa sarebbe meno «cattedrale nel deserto» con treni per Milano Centrale, Monza, Varese e Novara. Dai due treni in partenza ogni ora per la stazione di Cadorna, si potrebbe arrivare a un treno ogni 10 minuti, aggiungendone due per la Stazione Centrale via Monza (con la riapertura della tratta Saronno-Seregno), uno per Varese (con la riattivazione del raccordo tra le stazioni delle ferrovie dello Stato e delle Nord a Busto e con la bretella Arcisate-Stabio) e uno per Novara (con il raccordo di Sacconago). Non sono necessarie grandi opere, si tratta di soluzioni «low cost» che potrebbero decongestionare il traffico stradale e le tangenziali milanesi.

E soluzioni analoghe si potrebbero adottare anche per il movimento di pendolari che ogni giorno attraversano il capoluogo lombardo, con una cintura ferroviaria a doppio binario rimasta pressoché inutilizzata per circa 30 anni. Gli utenti chiedono più treni, e più puliti: hanno distribuito provocatoriamente salviettine detergenti con l’invito «torniamo in treno».

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