Mamme in rivolta: «Manca il detersivo per pulire i piatti»

Quale genitore manderebbe il proprio figlio in una scuola dove manca il detersivo e le posate vengono «a malapena sciacquate»? Forse, se la signora Rossella Mella avesse saputo che nella scuola elementare «Duca degli Abruzzi» di via Cesari esistevano questi problemi, avrebbe iscritto suo figlio in un altro istituto. Invece, carta e penna alla mano, ha denunciato la situazione con una lettera a Milano Ristorazione e all’assessore comunale alla Scuola Mariolina Moioli.
«Lo scorso anno - dice la mamma, che è anche membro della commissione refezione - dopo innumerevoli richieste e dopo aver usato posate di plastica abbiamo ottenuto dalla MiRist le posate di metallo sanificate e confezionate singolarmente». Sforzo che a distanza di qualche mese si è però rivelato vano, visto che all’inizio dell’ anno scolastico sono state sospese le forniture e a scuola è arrivata una lavastoviglie per pulire in loco forchette e coltelli. Tuttavia, stando alla testimonianza della mamma, sino ad oggi le stoviglie vengono lavate nei lavelli «perché manca il detersivo».
E non solo. Il personale addetto alla distribuzione del cibo dovrebbe, in sole tre ore: apparecchiare, servire i piatti, sparecchiare, pulire i locali del refettorio, le posate e lavare le termiche che servono al trasporto del cibo. «Invitiamo - si legge nella lettera - assessore, sindaco e Ministro a giudicare di persona e con oggettività la mensa dei nostri figli».


Secca la replica di Milano Ristorazione che respinge al mittente tutte le accuse: «La lavastoviglie, naturalmente con il detersivo, è già in funzione da due settimane; prima che avvenisse sono state utilizzate solo posate in plastica. Da almeno due settimane vengono regolarmente lavate in lavastoviglie, sono quindi pulite».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica