Alla festa della polizia nell'aprile 2024, l'allora questore di Milano Giuseppe Petronzi, dati alla mano, si espresse chiaramente nel suo discorso sull'aumento sotto la Madonnina delle persone affette da disagio psichico riscontrato nell'anno precedente in 2.125 interventi, ovvero "sei casi al giorno". E, si badi, parliamo di dati parziali, visto che in quella specifica occasione ci si riferiva esclusivamente agli interventi della polizia di stato. Il riferimento non è casuale. In quel periodo si era fatto un gran parlare di disagio psichico dopo che il 2024 era cominciato a Milano con un fatto particolarmente grave: tre ragazzi italiani, tra cui un minorenne, avevano infatti teso sulla carreggiata in viale Toscana un cavo d'acciaio ad altezza uomo, a 140 centimetri circa da terra ed erano stati arrestati dai carabinieri per attentato alla sicurezza dei trasporti e strage. Il terzo responsabile, il minore - l'ultimo ad essere individuato anche grazie ai social che utilizzava ma in particolare dopo che aveva confessato di aver partecipato alla "bravata" ai genitori - era stato quindi ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale Niguarda.
Il problema del disagio esiste e in una città come la nostra non può che costituire un dato in aumento costante, nonostante se ne parli ancora troppo poco. Anche per questo l'aggressione di lunedì mattina in piazza Gae Aulenti sarà uno degli argomenti trattati stamane nella riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto come sempre dal prefetto di Claudio Sgaraglia. L'episodio ha destato infatti un particolare allarme nell'opinione pubblica sin da subito, sia per il luogo che per il momento in cui è avvenuto, essendo la piazza di grattacieli particolarmente frequentata negli orari di ingresso e uscita dagli uffici. E proprio al lavoro si stava recando la vittima 43enne, una milanese dirigente di Finlombarda, Anna Laura Valsecchi scelta - come lo stesso aggressore, il 59enne Vincenzo Lanni, ha confessato alla pm Maria Cristina Ria - "a caso, per colpire attraverso di lei il contesto nel quale si trovava", ovvero "un luogo simbolo del potere economico". Dopo l'apprensione per le condizioni della vittima, gravemente ferita ma non in pericolo di vita, la città è rimasta per oltre dieci ore in attesa che l'aggressore in fuga venisse rintracciato e arrestato dai carabinieri.
L'accoltellamento di piazza Gae Aulenti "richiama l'attenzione su una tipologia ricorrente purtroppo di episodi che avvengono sulla pubblica via: i casi psichiatrici ci pongono in una sostanziale difficoltà nella attività di prevenzione" ha dichiarato ieri il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ospite della trasmissione Start su Skytg24, sottolineando però "la prontezza con cui i carabinieri hanno individuato l'aggressore". Il caso comunque richiama "la gestione e la trattazione dei casi psichiatrici e dovremo forse riconsiderare anche una terza via tra il passaggio dalla pratica dei manicomi a quello che è avvenuto dopo.
Una terza via sul fatto di avere dei trattamenti di queste persone che tengano in maggiore considerazione anche esigenze di contenimento per la sicurezza dei cittadini. Un fronte di lavoro su cui sarà opportuno riflettere per il futuro".