Manca il pane: risse e morti davanti ai fornai

dal Cairo

In Egitto è rivolta per il pane. Nelle ultime due settimane, risse scoppiate in interminabili file di povera gente accalcata di fronte ai panifici avrebbero provocato la morte di dieci persone e il ferimento di altre decine. Lo denuncia un’inchiesta del quotidiano panarabo al Hayat che accusa il «mercato nero» di sottrarre ai panifici la farina a prezzo agevolato dallo Stato a sostegno della popolazione.
Il quotidiano arabo edito a Londra, riferisce delle interrogazioni parlamentari presentate da numerosi deputati in una tumultuosa seduta dell’assemblea del popolo del Cairo: «Occorre dare pane ai cittadini. In modo agevole, dignitoso e senza sofferenze, come avviene in tutti gli altri Paesi del mondo», ha chiesto il deputato Hamdi Hassan al primo ministro Ahmed Nadif presente in aula.
Numerosi gli episodi di violenza avvenuti nelle lunghissime file di fronte ai panifici in numerose città: un fornaio, per sedare una rissa, «ha impugnato il fucile e sparando ha ucciso un cliente»; un pensionato, «morto d’infarto», perché il suo cuore non ha retto «la crudeltà della calca»; uno «ha ucciso a coltellate un’altro che voleva passargli davanti nella fila». Ma la «rissa da fornaio» più curiosa si riferisce a un uomo che per fare prima degli altri si è travestito da donna, «per infilarsi nella loro fila che era meno affollata».

Risultato? Sono state le stesse donne che lo hanno salvato dal pestaggio di altri clienti che lo accusavano di «molestia sessuale». A confermare la gravità della situazione, alcuni ulema hanno emesso delle fatwa contro «i guadagni realizzati dal traffico illecito di farina sostenuta dallo Stato».

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