La giustizia sportiva non fa sconti, anche se si tratta di episodi riguardanti le serie minori. Si è appreso in questi giorni che nel dicembre 2003 il presidente Franco Carraro ha radiato dalla Federazione calcio un dirigente della società Santo Stefano Magra (La Spezia ) che con due potenti uppercut al viso aveva spedito al tappetto un trentaduenne arbitro della sezione Aia di Chiavari. La notizia è emersa solo adesso, in seguito alla condanna del dirigente sportivo da parte della magistratura ordinaria.
Il fattaccio risale al pomeriggio del primo marzo 2003, giorno in cui si fronteggiano sul campo di calcio di Calvari i giocatori della Calvarese e i rivali della Santo Stefano Magra, della categoria «Allievi regionali, settore giovanile Figc». La partita ha uno svolgimento regolare, sembra tutto tranquillo, ma il dirigente della squadra spezzina non condivide alcune decisioni arbitrali, contesta, protesta , si sbraccia, sin quando il direttore di gara non decide di espellerlo dalla panchina. Lincontro si conclude con un pareggio. Giocatori e arbitro vanno nei rispettivi spogliatoi per fare la doccia. Ma questultimo (assistito in giudizio dallavvocato Roberto Santamaria) viene raggiunto dal suddetto dirigente, che senza tentennamenti gli sfrerra due cazzotti in faccia, mandandolo a terra. Il malcapitato viene soccorso immediatamente da dirigenti e giocatori presenti negli spogliatoi, e trasportato al pronto soccorso dellospedale di Lavagna dove i sanitari gli riscontrano un piccolo trauma cranico (10 giorni di prognosi e altri dieci dati dal medico curante).
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