da Milano
Autostrade prosegue nelle trattative con Anas per cercare di definire quelle garanzie richieste dal governo affinché la fusione prospettata con Abertis possa risultare compatibile con gli obblighi della concessione autostradale e non cambi il calendario.
In un comunicato diffuso al termine del cda, che ha fatto il punto dei colloqui con Anas in vista dei nuovi incontri del 20 giugno, Autostrade ha fatto la propria apertura formale verso una soluzione alle obiezioni sollevate dal ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che proprio laltro ieri, da Bruxelles, per la prima volta si era detto ottimista su un possibile accordo.
«Il consiglio ha dato mandato al presidente Gian Maria Gros-Pietro e allamministratore delegato Giovanni Castellucci di proseguire i colloqui con lAnas al fine di definire il quadro dei possibili specifici impegni o delle garanzie rispondenti al proprio interesse sociale e alla tutela dellinteresse pubblico», si legge in una nota.
Durante il cda, iniziato ieri mattina alle 11, lamministratore delegato di Abertis, Salvador Alemany Mas, si è recato da Di Pietro per un faccia a faccia durato poco più di unora.
Uscendo dallincontro lamministratore delegato spagnolo ha detto di essere fiducioso e poco dopo il consiglio ha sottolineato la propria disponibilità a offrire «specifici impegni o garanzie per portare a termine la fusione».
Autostrade ha ribadito comunque di mantenere fermi gli adempimenti prossimi già programmati, lasciando intendere che non verrà cambiato il calendario della fusione, che prevede per il 30 di giugno le assemblee delle due società per arrivare in autunno alla firma dellatto formale.
Il titolo Autostrade ha guidato lindice lS&P/Mib con un rialzo dell1,1%. Gli analisti di Rasbank ritengono che limpatto delle dichiarazioni sia positivo «anche se nel medio periodo segnaliamo il permanere di un accresciuto rischio regolatorio», hanno spiegato nella nota agli investitori. Più preoccupati i sindacati.
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