La SpeziaSono accuse pesantissime quelle che hanno convinto il magistrato della Spezia a ordinare, con unazione condotta ieri mattina allalba dalla Squadra mobile, larresto di un «personaggio eccellente» come il presidente del Parco delle Cinque Terre, Franco Bonanini, esponente del Pd, finito in carcere con il sindaco di Riomaggiore Gianluca Pasini e altre sei persone (altre quattro sono agli arresti domiciliari). Le imputazioni riguardano «fondi comunitari e statali, chiesti per sanare i danni provocati dal maltempo nel 2004 e non completamente utilizzati, concussione politica, ovvero pressioni politiche per scollare la minoranza, falso ideologico per protocollazioni quantomeno originali di atti amministrativi, falso ideologico sempre riferito alla richiesta di fondi», e poi, a cascata, altri reati cosiddetti minori. Scenario, il Parco delle Cinque Terre, che è una delle oasi naturali più apprezzate in Italia e nel mondo, e patrimonio dellUnesco. Unindagine complessa, venata dalle calunnie scritte in lettere anonime composte da un «corvo» che si è attivato proprio quando le indagini arrivavano al cuore del problema. Calunnie terribili che coinvolgevano poliziotti e magistrati, membri dellopposizione. Le 900 pagine di ordinanza, fra laltro, contengono una serie di accertamenti che riguarderebbero le «creste» effettuate sulla richiesta di fondi destinati a ristrutturazioni edilizie mai autorizzate. In sostanza: «Una gestione dei conti pubblici messa in opera da una vera e propria associazione per delinquere».
Nelle intercettazioni che compongono lordinanza del magistrato, compare anche il nome di Renato Brunetta: il ministro - che è completamente estraneo alla vicenda e la cui amicizia è stata più volte vantata da Bonanini -, viene citato in una conversazione telefonica tra il presidente del parco e il responsabile dellufficio tecnico dellente Graziano Tarabugi. Quando questultimo si lamenta dei controlli e della «pressione degli inquirenti», Bonanini avrebbe sbottato affermando «e va bene, adesso telefono a Brunetta e gli dico di fargli unispezione».
Subito dopo larresto, Bonanini è stato trasferito al centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa, in considerazione delle sue precarie condizioni di salute (ha da poco subito un trapianto di fegato). Per questo, il difensore, lavvocato Marco Valerio Corini, ha depositato una richiesta urgente di scarcerazione. Bonanini, 58 anni, sposato, due figli, già sindaco di Riomaggiore e responsabile della promozione turistica in Liguria, è stato anche europarlamentare per un giorno, il 1° luglio del 2009. Era già arrivata la comunicazione della sua nomina, quando la Corte dAppello verificò un errore nella trasmissione dei voti alle precedenti europee. Il seggio a Strasburgo venne assegnato a Roberto Gualtieri, anchegli del Pd. A «casa sua», alle Cinque Terre, Bonanini è soprannominato «il faraone», e gli viene riconosciuto il merito di aver tutelato larea costiera. Un merito sancito questanno dalla riconferma alla guida dellente di gestione da parte del ministro dellAmbiente, Stefania Prestigiacomo. Alla comunicazione promossa da Bonanini, che è alla guida del parco dallanno di costituzione, il 1999, è attribuito parte del successo turistico dellarea, visitata ogni anno da milioni di persone. Solidarietà è arrivata a livello politicamente trasversale. Mentre i senatori del Pd dicono di rispettare «il lavoro della magistratura, ma larresto ci pare francamente assurdo», il ministro Prestigiacomo esprime «stupore e sconcerto», e, fra gli altri, il senatore del Pdl Luigi Grillo, spezzino, parla di un amministratore «che ha sempre messo in evidenza intelligenza, capacità ed onestà nei vari ruoli e nelle cariche ricoperte».
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